Su un altro pianeta rispetto alla media sono i CHERRY FIVE ovvero Tartarini e Bordini (provenienti da Rustichelli-Bordini) più Simonetti, Morante e Martino, nucleo dei futuri GOBLIN. In un insieme che qualitativamente si aggira nei pressi del 7 alcuni spunti da 8 a sancire la consacrazione a lavoro fondamentale per una seria discoteca progressiva (...occhio a non fraintendere). Una grande commistione di eccelse prove fornite fa tastiere onnipresenti, raffinati inserimenti di chitarra, sezione ritmica raramente così ispirata nel contribuire alla melodia e parti vocali mai invadenti. Un suono carico di energia e vitalità capace di attrarre e coinvolgere l'ascoltatore in un turbinio di melodie mai caotiche ma, anzi, ben definite e magistralmente eseguite. Da notare, a coronare l'attrattiva di un prodotto di assoluto interesse, la presenza del brano "The picture of Dorian Gray", pezzo di 8 e passa minuti tratto dal repertorio dell'omonimo gruppo in cui Simonetti e Martino avevano precedentemente militato ed unica testimonianza incisa di questi (che, a discapito di un discreto successo a livello live, mai giunsero in studio).