Due ore e quaranta di musica dal vivo (e che musica!). Un gruppo che rappresenta un importante punto di riferimento per la scena prog brasiliana degli anni '70. Sei musicisti in forma smagliante che sul palco fanno faville. Ci sono tutti gli ingredienti di base per rendere appetibile questo "A procura da essecia", doppio cd che testimonia il valore concertistico dei Som Nosso de Cada Dia, formazione nota per il suo album in studio intitolato "Snegs" e datato 1974. Così, a trent'anni da quell'esordio discografico, abbiamo ora due dischetti che ci fanno riassaporare le qualità e le caratteristiche di un'ottima band, in grado di riarrangiare magnificamente i suoi cavalli di battaglia, donando loro nuova linfa, con la capacità di unire raffinatezza, classe ed energia da palcoscenico. Lo stile in cui si cimentano i musicisti è un progressive principalmente strumentale, con mirabolanti intrecci tra i vari strumenti ed un sound sanguigno, un po' sulla scia della PFM (gruppo molto amato in Brasile ed influenza per non pochi artisti; avete mai sentito i Bacamarte?) e senza far mancare un temperamento latino, divagazioni sul versante jazz-rock, o, anche, tratti più robusti e/o bluesy. Grande pregevolezza, poi, nelle numerose improvvisazioni e nei momenti solistici, che sono sintomo di notevole inventiva. Ma il vero pezzo forte è rappresentato dal trittico formato da "Bote salva vidas", "Sonhas Paulinho" e "Rajada runaway", composizioni che vanno a modellare la suite "Amazonia", mai pubblicata prima d'ora. E qui i Som Nosso de Cada Dia si superano per merito di passaggi musicali di rara bellezza, attraverso tastiere e chitarra che si intrecciano e si alternano alla guida, con splendida agilità e senza mai perdere di vista il feeling. C'è un solo difetto in questo prodotto, ed è rappresentato dalla qualità audio, ben lontana da livelli accettabili, ma se siete pronti a tollerare questa pecca, l'appuntamento con "A procura da essencia" si fa inevitabile, perché i contenuti musicali sono di qualità elevatissima!