Presenti sulla terza edizione della compilation "Exposure", datata 1988, i baschi Rivendel pubblicano ora l'album d'esordio grazie all'etichetta Sirius, collegata alla fantine omonima. Diciamo subito che la musica di questo gruppo è di difficile lettura e sicuramente non piacerà a molti prog-fans (io stesso sono ancora indeciso). Ciò è dovuto soprattutto all'utilizzo sistematico della batteria elettronica ed alle parti vocali non molto soddisfacenti. Non pensiate però che "Manifesto" sia un album commerciale: esso è forse l'antitesi della commercialità come comunemente intesa. La musica proposta oscilla da atmosfere vandergraaffiane a sonorità alla 12th Night. Spesso si possono sentire influenze dei King Crimson, soprattutto nell'uso della chitarra. L'insieme è comunque sufficientemente valido, soprattutto per il pathos che i nostri riescono a creare intorno ai testi, non molto fantasiosi ma d'effetto (uno di essi è tratto da un racconto di Lovecraft). Peccato per quella batteria elettronica...