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METAMORPHOSIS |
Then all was silent |
Galileo |
2005 |
SVI |
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Interessante concept-album per gli svizzeri Metamorphosis, guidati dal cantante-polistrumentista J.P. Schenk. "Then all was silent" è la narrazione di un esperimento scientifico che porta alla nascita di 100 cloni da addestrare prima e utilizzare poi come vere e proprie macchine da guerra. Tra questi, tuttavia, c'è Kenny, che, a differenza di tutti gli altri fratelli, fin dalla giovane età si rivela molto curioso, è attratto dalla bellezza della natura e pone domande sconvenienti, fino ad arrivare a scoprire segreti che dovevano rimanere nascosti. Un cliché abbastanza utilizzato nella letteratura fantasy e sci-fi degli ultimi anni, ma comunque ben esposto. Da un punto di vista musicale, siamo di fronte ad un valido lavoro di rock sinfonico. Non ci sono brani che spiccano più degli altri, in quanto si denota una forte uniformità, sia da un punto di vista del sound, che delle sensazioni di fondo diffuse dai musicisti. Tastiere e chitarre elettriche, infatti, creano scenari sonori che riescono a rappresentare delle atmosfere abbastanza drammatiche, ben consone allo sviluppo della storia. La limpida produzione, inoltre, ci fa ascoltare delle timbriche che, sebbene risentano delle influenze dei grandi del rock romantico del passato, risultano comunque moderne e particolarmente pulite. Toni epici e qualche momento più aggressivo di new-prog, insieme alla teatralità delle parti cantate (bene) dal leader, sono quindi le caratteristiche principali di un cd che risulterà decisamente gradito agli amanti di questo tipo di prog.
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Peppe Di Spirito
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