Caso piuttosto raro in cui il prog-rock italiano si incontra con una produzione cinematografica, l'ultima uscita discografica di Tony D'Urso ed i suoi Abiogenesi, "Io Sono il Vampiro", contiene diverse musiche utilizzate come colonna sonora dell'omonimo lungometraggio girato dal regista Max Ferro e presentato nel 2002, interessante esempio di horror nostrano ambientato in Piemonte la cui storia è scandita su due diversi piani temporali, fra il XVIII° e gli inizi del XXI° secolo. I brani pubblicati in "Io Sono Il Vampiro" non sono dunque recentissimi, inoltre tre dei dieci pezzi inclusi in questo disco sono delle cover "italianizzate" di, rispettivamente, "Lady In Black" degli Uriah Heep, "Mary Clark" dei Black Widow e "Never Let Go" dei Camel, insomma, Tony D'Urso ancora una volta non fa segreto dei propri amori; se inizialmente tre cover mi sono sembrate un pò troppe per un singolo lp, devo ammettere che dopo ripetuti ascolti la buona riscita di queste particolari riletture diventa evidente: Inoltre, è stato recuperato per l'occasione "Belfagor", brano già edito nel doppio tributo all'horror italiano "E Tu Vivrai nel Terrore", un'altra scelta abbastanza discutibile... Differentemente dalle "Notti di Salem", gli Abiogenesi di "Io Sono Il Vampiro" sono ritornati alle registrazioni su quattro piste, una resa sonora "povera" e diretta che ci riporta alle atmosfere polverose e rustiche di quel piccolo gioiellino che è "Il Giocoscuro": la nebbiosa malinconia delle province torinesi che fa da sfondo a questa storia di vampirismo, è interpretata dagli Abiogenesi in una manciata di brani sospesi fra le ben note sonorità anni settanta, con organo, mellotron e flauto in evidenza, ed una nostalgia di fondo che permette a D'Urso di poter sfogare tutta la sua verve blues in assoli di chitarra struggenti ed intensi. Non si può dire che il film Io Sono il Vampiro" abbia avuto una grossa risonanza al di là del minuscolo circuito indipendente cinematografico, infatti il film è rimasto virtualmente invisibile ai più (oltre che al sottoscritto)... c'è da sperare che la pubblicazione dell'ultimo Abiogenesi possa risollevare un minimo di attenzione verso questo misterioso film.