Il R.D.M. è giustamente ricordato per "Contaminazione di alcune idee di certi preludi e fughe del "Clavicembalo ben temprato" di J. S. Bach, terzo loro lavoro dove l'apporto dato dalla maestria compositiva e di produzione di Bacalov (già ammirato con NEW TROLLS ed OSANNA) e l'inserimento di Di Sabbatino alle tastiere segnarono un'importante variazione nella rotta fino ad allora seguita dal gruppo. Ciò che aveva infatti caratterizzato i primi due lavori, "La Bibbia" ed "Io come io" appunto, era un suono duro e molto ruvido basato su di una voce non interessata alla costruzione di svolgimenti melodici, su chitarre aggressive e graffianti ed una sezione ritmica molto decisa. Se è quindi doveroso favorire l'acquisto di Contaminazione, la disponibilità su supporto ottico dell'intera discografia da poco raggiunta è occasione per spezzare una lancia a favore delle altre due prove: non si vada a ricercare alle origini del gruppo le reminiscenze classiche ed i fraseggi chitarre-tastiere che sono caratteristica del migliore R.D.M... non si ricerchi questo ma si consideri altresì il potenziale interesse di un hard rock che non trasuda novità (visto che si rifà a modelli inglesi) ma che suona variegato e multiforme a sufficienza da poter attrarre l'attenzione dei prog fans (sicuramente migliore, ad esempio, di tanti gruppi hard tedeschi dell'epoca con i quali si viene spesso a contatto perché spacciati per prog).