|
SAGA |
10,000 Days |
Inside Out |
2007 |
CAN |
|
Dopo la notizia dell’abbandono di Michael Sadler, arrivata sul suo sito qualche mese fa, la maggior parte dei fan prevedeva momenti difficili per i Saga. I nostri invece vogliono concludere amichevolmente la loro collaborazione con lo storico cantante, e producono questo “10,000 Days” con l’intento di celebrare la lunga carriera, anche raccontandosi un po’. E, signori, non c’è che dire: gli ultimi cd della band canadese non mancano mai il bersaglio. Per certi versi, rispetto alle ultime produzioni, questa è ancora più legata all’esperienza passata della band, riportando alla luce le sonorità caratteristiche degli esordi (con una spruzzatina di “Generation 13”), con la certezza -credo- di soddisfare ancora una volta i fan e probabilmente chiudere un capitolo (con la probabile speranza di aprirne uno nuovo nei prossimi anni). A partire da “Lifeline”, la prima traccia, capiamo quale direzione prenderà il cd, ma già dalla successiva “Book of lies” mi rendo conto di quanto i Saga siano influenzati dai Gentle Giant e questa convinzione si rafforza con i ripetuti ascolti dell’intero lavoro. Menzionare le perle che compongono questo cd potrebbe risultare una sterile elencazione, ma trovo particolarmente interessante porre la vostra attenzione sulle successive “Sideways” (la traccia forse più accattivante), “Can’t you see me now?” (veramente un lungo ponte con il passato) e “Corkentellis” (uno strumentale tra il rock e certa fusion). Mi è davvero difficile trovare dei punti deboli nel complesso delle tracce, tuttavia se devo, “More than I deserve” mi lascia un po’ indifferente, mentre subito dopo “Sound advice”, “10,000 Days” e “It never ends” chiudono la partita in maniera davvero eccellente.
Disquisire ulteriormente su un lavoro come questo appare oltremodo superfluo, anche perché chi ha finora apprezzato i Saga, sono sicuro non si farà sfuggire “10,000 Days”. Ciò nonostante, sia agli estimatori, sia ai novizi, posso dire che questo cd è a mio avviso il migliore dai tempi di “Generation 13”, e che quindi può essere consigliato ad entrambi i tipi di ascoltatori. Dopo 30 anni di carriera i Saga sono una splendida realtà del prog canadese.
|
Marco Del Corno
Collegamenti
ad altre recensioni |
|