Home
 
THE TRIP same / Caronte / Atlantide RCA 1970/71/72 (RCA/Vinyl Magic 1995) ITA

La prima line-up degli inglesi The Trip, formatasi durante la seconda metà degli anni '60, viene chiamata in Italia da Riki Maiocchi che, uscito dai Camaleonti, cercava una band per accompagnarlo nelle sue nuove performance musicali. Nel nucleo originario dei The Trip non figurava alcun tastierista, assenza comunque compensata dalla presenza di ben due chitarristi fra cui il mostro sacro Ritchie Blackmore. Ben presto Blackmore e il batterista Jan tornano in patria per lasciare il posto a Pino Sinnone (batteria) e all'altro mostro sacro del pop italiano degli anni 70 Joe Vescovi (tastiere). Completavano il gruppo Arvid Andersen al basso e Billy Gray alle chitarre. E' questa la formazione con la quale i The Trip hanno realizzato nel 1970 l'omonimo lavoro: una delle prime testimonianze di progressive italiano.
Il lavoro paga comunque un forte dazio alla musica inglese contemporanea, risentendo forse più di altre band italiche dell'influenza anglosassone. Quello dei The Trip è infatti una stile essenziale dove blues, jazz e psichedelia vagano ancora in maniera indipendente fra le diverse tessiture melodiche, la cui presenza, semplice e rassicurante, non è stata ancora mediata dalla nuova cultura progressiva.
Più concreta e matura la seconda prova "Caronte", concept sul famoso traghettatore che scioperi non fa. Un'opera quest'ultima realizzata con frequenti variazioni stilistiche che oscillano fra un rock di maniera e vocalizzi pop, con frequenti incursioni nel acerbo background degli anni '60.
Dopo alcune vicissitudini (Sinnone viene sostituito alla batteria da Furio Chirico e Billy Gray se ne va via senza essere rimpiazzato) la line-up viene ad assumere la caratteristica conformazione basso-batteria-tastiere, ed è così strutturato che il gruppo registra la terza opera: "Atlantide" altro concept, questa volta dedicato al continente scomparso. E' in questa terza opera che il genio di Joe Vescovi trova il suo massimo compimento data anche l'assoluta prevalenza del proprio strumento. E' inutile dire che con il poco spazio a disposizione, è impossibile sintetizzare la vita e le caratteristiche di uno dei gruppi storici del pop italiano degli anni 70. Il solo modo per capirli ed apprezzarli è quello di... ascoltarli.

 

Giovanni Baldi

Collegamenti ad altre recensioni

THE TRIP Caronte 50 years later 2021 

Italian
English