Roksana Wikaluk è un’artista nata in Ucraina, anche se dal punto di vista musicale la sua svolta artistica si è avuta in Polonia. Per gli amanti del rock progressive può essere importante ricordare che ha collaborato con il leader degli SBB, Jozek Skrzek e con il gruppo polacco Mizrah.
Ci troviamo di fronte ad un’esibizione dal vivo registrata nel 2005. Live in cui la stupenda voce e le tastiere di Roksana sono le sole protagoniste della serata.
Non è un disco semplice bisogna dirlo, ci troviamo di fronte ad una musica parecchio particolare che forse non aggraderà più di tanto il pubblico medio progressive. Questo non significa non trovarci di fronte ad una grande artista.
La musica tradizionale ucraina ha elementi abbastanza caratteristici rispetto a tutti gli altri paesi slavi ed è interessante vedere come questi si riescono a fondere con elementi musicali moderni. Si viene a creare un connubio che, anche se sembra assomigliare alle classiche ballate celtiche, mantiene dei forti elementi di originalità nel passaggio da un genere con tanti riferimenti storici ad altri più moderni.
I brani sono tutti esaltati dalla meravigliosa voce di Roksana che raggiunge livelli incredibili non sono in altezza ma soprattutto in intensità.
Le melodie popolari ucraine sono alla base di questo lavoro. Si passa da ballate medievali del XIII secolo a brani più moderni basati sulle liriche del poeta nazionale ucraino T.Szewczenko).
Tra ninna nanne slave ataviche e brani tratti della tradizione cristiana ed ebraica, il disco sembra portarci direttamente in quelle terre stupende e ricche di storia.
Non ci troviamo, però, di fronte ad un disco di musica prettamente folk. I sintetizzatori, i suoni campionati la fanno da padrone rendendo interessantissimo questo lavoro anche a chi non sarebbe avvezzo a questo tipo di sonorità. Molto interessanti anche i brani originali di Roksana, con perle acustiche come la stupenda Ba Dareh molto legata all’atmosfera musicale folk anglosassone.
Chi ama determinate artiste come Lisa Gerrard, Enya e Katya Sanna (soprattutto periodo Dunwich) non rimarrà deluso da questa grande artista. Veramente una grande voce.