Gli ECHOPARK sono il nuovo progetto di Klaus Peter Matziol, storico bassista degli Eloy, qui alle prese con un CD non dissimile dalle produzioni dei connazionali Delta Cyphei Project. Alla maniera di questi ultimi infatti gli ECHOPARK amano fondere il prog pomposo ed epico-spaziale di Pink Floyd ed Eloy (ma guarda un po') con sonorità più moderne, vicine qua e là al rock FM. Sebbene questo secondo elemento sia in posizione minoritaria rispetto alla prima fonte ispirativa, dubito che "Pretty lies" possa comunque interessare gli amanti dei 70s, essendo il suo sound, anche a livello di tecnica di incisione, tipicamente anni '90. E' quindi più facile che gli ECHOPARK facciano breccia nella fantasia dei fans del new prog più sostenuto. Personalmente ho gradito molto la tendenza del gruppo (ma si tratta di un vero gruppo?) ad amalgamare suoni dal sapore cosmico, un po' freddi e taglienti, con il calore e la solarità delle melodie vocali. Come accennato, si sente odore di one-man-band lontano un miglio: Matziol, oltre al suo strumento, si occupa anche (e dobbiamo dire assai bene) di tastiere e batteria, quest'ultima programmata. Ad aiutarlo troviamo il cantante Michael Flexig ed il chitarrista Herman Frank, entrambi ben dotati e preparati. Dimenticavo: in due brani ("River of life" e "Marching in time") suona anche una vecchia conoscenza di nome Hannes Folberh. In definitiva un buon CD, sicuramente riuscito, sicuramente moderno.