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ELOY Reincarnation on stage Artist Station Records 2014 GER

Erano tornati nel 2009 dopo ben undici anni di silenzio discografico, con il buon “Visionary”. Si fanno nuovamente sentire nel 2014 con il secondo live della loro carriera, intitolato “Reincarnation on stage”. Parliamo degli Eloy, leggendaria band tedesca le cui origini risalgono al 1969 e che ha incantato più di una generazione di appassionati di progressive rock. Una storia costellata da grandissimi album nei seventies e dalle inevitabili cadute di tono del decennio successivo, fino ad arrivare ad uscite più diradate, ma nuovamente di qualità, dagli anni ’90 in poi. Gli Eloy, in effetti, incarnano ancora oggi quel tipo di musica che viene tanto amata per un certo tipo di strutture e di timbri: composizioni di ampio respiro, variazioni di tempo e di atmosfera, suoni pulitissimi di chitarra e tastiere e aggiungiamo anche qualche somiglianza con i Pink Floyd che pure non ha guastato. Registrato in alcune date in Germania e Svizzera durante il tour del 2012/2013, “Reincarnation on stage” è un doppio cd ricchissimo di grande musica, che rispolvera alla grande il classico sound Eloy e si protrae per quasi due ore e venti minuti. Sul palco troviamo Frank Bornemann alla voce e alla chitarra, Hannes Folberth e Michael Gerlach alle tastiere, Klaus-Peter Matiol al basso, Bodo Schopf alla batteria e alle percussioni, Steve Mann alla chitarra e le coriste Alexandra Seubert (a volte anche impegnata come solista), Tina Lux e Anke Renner. Il repertorio pesca un po’ ovunque dai numerosi album del gruppo, con momenti emozionanti e immancabili rappresentati da composizioni magistrali quali “The apocalypse”, “Poseidon’s creation”, “The Sun-song”, “Decay of logos”, “Atlantis agony at June 5th – 8498, 13 p.m. gregorian earthtime”, “The bells of Notre Dame”. Si tratta solo di alcuni dei tanti episodi che hanno segnato in maniera maggiormente significativa la carriera degli Eloy, con tutte quelle caratteristiche cui abbiamo fatto cenno in precedenza che ritroviamo anche in questo splendido lavoro dal vivo. I musicisti regalano una prova eccellente per affiatamento e qualità musicale, capaci, come sempre, di abbinare magnificamente solenni sonorità sinfoniche e atmosfere spacey estremamente suggestive. Live davvero ottimo, che non faticherà a farsi amare da chi già conosce bene la band, ma che rappresenta, al contempo, anche il classico album che può permettere a chi ancora non conosce gli Eloy di avvicinarsi alla loro proposta



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Peppe Di Spirito

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