Questo è l’esordio di una giovane e particolarissima band dell’Oxfordshire. I due leaders Matt Baber (tastiere) and Joff Winks (chitarre e voce), iniziarono, come molti coetanei ai tempi del liceo, e che poi decisero di mettere su una band completata dal bassista Brad Waissman e dal batterista Paul Mallyon. Stiamo trattando un extend play di 5 brani dalle caratteristiche molto variabili che, confermando quanto dichiarato dal gruppo stesso, trovano ispirazione in Frank Zappa, Hatfield And The North, Tortoise e Aphex Twin. Aggiungo che non mancano alcune connotazioni riconducibili ai Beatles e a taluni gruppi della new wave elettronica dei primi ’80, ma complessivamente, a parere del sottoscritto, l’ascolto è indirizzato ad una predominante idea a cavallo tra Zappa e Canterbury. Ne sono esempio lampante del primo tipo la dinamicissima “Keeny Woka Phoola“ dagli strani risvolti beat/britpop e del secondo tipo l’intrigante opener “It's Pissing Don?” che a tratti sembra estratto da “Leave It Open” di Pierre Moerlen. Non mancano ampi spunti di elettronica, cangiante e spesso scomposta come nel brano “M.O.D.A.R.”, nel quale l’improvvisazione si unisce ad una sorta di post rock.
Su tutto aleggia una bella atmosfera serena, giovanile ed esuberante a partire dalla simpatica copertina con un maschione affetto da prognatismo, vestito da suora.
Un assaggio delle capacità compositive e strutturali della band, che sicuramente potrà produrre cose interessanti e molto personali. Promossi.