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ITIBERÊ ORQUESTRA FAMILIA |
Contrastes |
Saladesom Records |
2009 |
BRA |
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La fucina di musica universale di Itiberê Zwarg riapre i battenti e forgia una collezione di undici nuove perle che incarnano ancora una volta il sentire del grande Hermeto Pascoal, inventore di questo versatile e coloratissimo linguaggio musicale. Questo CD è il terzo nella discografia dell’orchestra famiglia di Itiberê e ne celebra allo stesso tempo i dieci anni di attività. La storia del gruppo, che è poi una numerosa orchestra con una quindicina di elementi che variano di occasione in occasione e di pezzo in pezzo, iniziò nel 1999, quando un insieme di musicisti si riunì per assistere a dei workshop settimanali, presieduti da Itiberê (storico bassita di Hermeto Pascoal) nell’ambito della scuola di musica Pro Arte a Rio De Janeiro. Da allora gli incontri musicali non si sono mai interrotti e nel 2001 è avvenuta la pubblicazione di un primo doppio CD, intitolato “Pedra do Espia”. Nel 2005 arriva il secondo doppio CD, “Calendário do Som”, basato su un libro di spartiti di Hermeto Pascoal che porta lo stesso titolo. I nuovi pezzi qui presentati sono stati realizzati secondo il metodo "Corpo Presente" di composizione ed arrangiamento. Itiberê compone creando in tempo reale, mentre suona con gli altri musicisti e gli arrangiamenti vengono successivamente studiati perché si adattino a queste composizioni e in maniera tale che tutti i musicisti possano prendere parte al processo creativo. Lo stile è una delicata interferenza di diverse tendenze musicali che riflettono il concetto di universalità. Si uniscono i motivi della musica popolare brasiliana al jazz e alla musica classica, con continui intrecci di stili musicali e sentimenti. L’assetto dei musicisti cambia di pezzo in pezzo e si passa dal quartetto d’archi, al duo piano e flauto, al trio di percussionisti a pezzi in cui vengono impiegati i colori dell’intera orchestra. Sicuramente chi ha confidenza con la poetica di Pascoal sarà già riuscito ad individuare i sentieri artistici che stiamo percorrendo. Fra i pezzi più minimalisti cito la seconda traccia, “Clássico, Romântico, Moderno”, un gentile intermezzo suonato da un quartetto d’archi che si muove fra astrattismi dal sapore contemporaneo e fraseggi simil barocchi. “Depois da Arrembentação” è un intreccio fra il piano di Itiberê ed il flauto di Mariana Zwarg fra sentieri sospesi fra la musica da camera e quella popolare brasiliana, mentre “Batera” è un vero e proprio assolo di batteria. Ma le creazioni più strabilianti sono senza dubbio quelle che impegnano la totalità dei musicisti, come “Atualidades”, interpretata da 15 elementi, con archi, flauti, diversi sax, un trombone, un clarinetto e una fisarmonica che in maniera festosa e vivace esplodono con le loro cangianti colorazioni musicali, oppure come in “È Pra Você, Arismas”, dalle inflessioni più jazzate e dal passo più sicuro. Non raggiungiamo forse le vette del precedente album che partiva da presupposti diversi, ovvero dall’interpretazione di pezzi di Hermeto Pascoal mai incisi prima e legati dal filo conduttore del calendario, ma la stoffa musicale ed artistica è di gran pregio e c’è ampio spazio per sognare, stupirsi e godere di creazioni musicali fantastiche che non riescono ad essere contenute all’interno di nessun recinto intellettuale. L’universalità della musica, la creatività di musicisti esperti che suonano prima di tutto con la voce del cuore, la grande guida di un artista sapiente e lungimirante, fanno di questo album un autentico gioiello che sarà apprezzato soprattutto da chi non riesce mai a saziarsi e ad accontentarsi della musica che ascolta. Provatelo.
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Jessica Attene
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