I Moogg sono un gruppo nato nel 2003 a Brescia dall’unione di musicisti con varie esperienze alle spalle.
Le sei composizioni sono state registrate nel 2007 con il sistema oramai classico dell’autoproduzione e, dove più dove meno, denotano tutte buoni spunti musicali.
Le radici sonore di questo gruppo sono profondamente radicate negli anni ‘70, legate a doppio filo ai classici sia inglesi sia italiani, fino a raggiungere territori musicali affini al Canterbury e al Jazz rock, scene musicali che ultimamente vengono battute poco dai gruppi italiani.
Come tutti gli esordi, troviamo alti e bassi nei quasi 40 minuti che compongono questo demo, ma gli aspetti positivi da sviluppare nel futuro sono senz’altro predominanti.
Un brano veramente riuscito è “Classe21” dove echi nemmeno troppo lontani di Canterbury vanno a fondersi con la tradizione progressiva italiana, creando un pezzo veramente all’altezza della situazione.
Altri aspetti piacevoli da sottolineare sono senz’altro le atmosfere jazz/rock molto soffuse di “Lunalia”, con un ottimo lavoro di Toni Gafforini alle tastiere e la freschezza quasi da session del brano “Da dove sto chiamando” dove la sezione ritmica formata da Penny Rampulla al basso e Marco Dolfini alla batteria sale in cattedra lasciando in ogni modo la possibilità al chitarrista Ivan Vanoglio di mettersi in evidenza duettando con le testiere a suon di scale jazz.
I 14 minuti del brano “Welfare Botanico” scorrono via velocemente senza aggiungere o togliere nulla al valore di questo quartetto.
Punti deboli possiamo trovarli nella registrazione abbastanza casereccia e nella voce (è il batterista che si cimenta davanti al microfono) piuttosto anonima rispetto al valore del gruppo.
Tutto sommato, per essere un demo e considerato che difficilmente in Italia ci sono gruppi che percorrono questi sentieri sonori tra jazz, progressive e fusion, il risultato è ampiamente positivo e meriterebbe l’esordio con un prodotto ufficiale.