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F.E.M. PROG BAND Epsilon autoprod. 2012 ITA

FEM Prog Band! Un gruppo che si presenta nel 2012 con la parola “Prog” nel nome sembra quasi sfidare chi ostracizza il nostro amato genere, con una dichiarazione di intenti palese e sincera, del tipo “suoniamo progressive rock, ce ne vantiamo, ci piace e pazienza se questa cosa vi dà fastidio o vi può far ridere”. “Epsilon” è un EP autoprodotto, contenente quattro tracce e circa ventidue minuti di musica derivativa dal più classico prog italiano, di scuola PFM, Banco e Orme. “Derivativa”… altra “brutta” parola che fa pensare subito a “copia-incolla”, a mancanza di personalità e a musica vecchia di quarant’anni se proprio tutto va male… In realtà, quando le cosiddette derivazioni vengono indirizzate verso una proposta sonora ricca di buon gusto, ben suonata, mettendo in mostra buone capacità sia di composizione che di arrangiamento e di esecuzione (ed è sicuramente questo il caso), c’è ben poco da rimproverare e tanto da apprezzare. E così, in questo cd, anche solo con un minutaggio contenuto, la FEM Prog Band riesce a cacciar fuori un bel po’ di buone idee, sicuramente apprezzabili da chi ama quelle caratteristiche che ancora oggi rendono il rock sinfonico tanto seducente. Le prime due tracce sono abbastanza brevi: dopo la delicata apertura per piano e voce “Nella stanza vuota”, si passa alla strumentale “Fuori dal mondo”, in cui tastiere sinfoniche e chitarra elettrica duellano e si incrociano in continuazione. “Nel mezzo del cielo” è invece il pezzo più riuscito, con quasi otto minuti di cambi di tempo e di atmosfera, di ambientazioni sonore romantiche e classicheggianti, che rievocano un po’ il Banco, un po’, tanto per arrivare a tempi più recenti, il Doracor più raffinato. Gli oltre nove minuti di “Noi, granelli di sabbia” rappresentano invece la composizione più vivace, con ritmi un po’ più sostenuti, la sei corde che ruggisce senza eccessi, pronta a esibirsi in solos lodevoli e delle tastiere che si lanciano in fughe che possono far venire in mente le Orme. I testi un po’ malinconici sono ben cantati da Giacomo Balzarotti, che si mostra valido vocalist. Il resto della band è formato da musicisti preparati che rispondono ai nomi di Emanuele Borsati (batteria e percussioni), Marco Buzzi (basso), Alberto Citterio (tastiere e pianoforte), Paolo Colombo (chitarre). Sono attivi dal 2007 ed “Epsilon” è solo una parte del repertorio originale già pronto. La FEM Prog Band ha infatti terminato anche la stesura di un concept basato sul racconto “Sulla bolla di sapone” di Kurd Lasswitz e a questo punto, dopo l’assaggio avuto con questo EP, resta solo da dire “Ragazzi, non fateci aspettare troppo!”.



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Peppe Di Spirito

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