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STORMY SIX |
Benvenuti nel ghetto |
BTF |
2013 |
ITA |
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Con questo lavoro abbiamo l’occasione di parlare di una nuova reunion, da annoverare sicuramente tra le più inattese e sorprendenti. A rimettere mano agli strumenti, dopo un bel po' di lustri di inattività, sono gli Stormy Six, storico ensemble italiano e tra i pochissimi della nostra penisola ad abbracciare negli anni '70 un discorso incentrato contemporaneamente su avanguardia (non a caso facevano parte del progetto Rock In Opposition portato avanti da Henry Cow, Univers Zero, Etron Fou Leloublan e Samla Mammas Manna) e impegno. I loro album, molto politicizzati e infarciti di canzoni di protesta, restano un punto di riferimento importantissimo ed un patrimonio di grande valore per il prog italiano. Nel 2013, con una formazione che vede al fianco dei membri storici Umberto Fiori (voce e chitarra), Tommaso Leddi (mandolino, chitarra, basso, cori), Carlo De Martini (violino, cori) e Salvatore Garau (batteria) , anche Archimede De Martini (basso, violino) e Francesco Zago (chitarra, figura di spicco del prog d'avanguardia odierno e impegnato in svariati progetti, ma noto soprattutto per la sua avventura con gli Yugen), gli Stormy Six tornano con uno spettacolo organizzato con la collaborazione dell'attore Moni Ovadia. "Benvenuti nel ghetto" è stato registrato in occasione di una performance dal vivo tenuta il 20 aprile 2013 al Teatro Ariosto di Reggio Emilia e ci riporta indietro agli anni tristi del nazismo e dell'antisemitismo, raccontandoci, in musica e parole, i fatti tragici della rivolta del ghetto di Varsavia nel 1943. Figura centrale degli eventi è quella di Mordechai Anielewicz, che riuscì a sobillare gli animi degli ebrei del ghetto, che, seppure in netta inferiorità numerica e in condizioni disperate, riuscirono a resistere per quasi un mese ai soldati delle SS. Tra le nostre mani, a testimonianza dell'evento, ci ritroviamo una elegante confezione (uno slip case simile a quello del “Live in Bloom” della Locanda delle Fate) contenente il cd, che rappresenta l'album vero e proprio, ed un DVD, che ci permette di assistere all'intera esibizione teatrale. Nel cd troviamo solo i brani suonati e cantati, undici tracce inedite, mentre sul DVD questi sono intervallati da interpretazioni recitate da Moni Ovadia e supportati da immagini d'archivio in bianco e nero, per ricordare anche visivamente la tragedia narrata. Solo nel DVD, inoltre, c'è l'unica concessione al passato della band, con l'esecuzione, a fine spettacolo, della loro famosa composizione "Dante di Nanni". Anche per l'argomento trattato si respira un'atmosfera estremamente seria e algida; guardando il DVD salta all’occhio una scenografia spoglia, asciutta, essenziale, che mette ancora più in risalto la drammaticità sia della musica che dei fatti narrati, con i protagonisti ben concentrati nei loro ruoli. Da un punto di vista strettamente strumentale, risaltano spesso i timbri acustici di violino e chitarra, solitamente contrappuntati dalla sei corde elettrica un po' nervosa e frippiana di Zago, su ritmi secchi e compatti. La musica è sempre austera e si ritrova a zigzagare tra ballate malinconiche, rock energico e ricercato, elementi folk e cantautorato colto. Una proposta, quindi, da vedere in continuità con il passato della band, che non imita sé stessa, ma prova, riuscendoci, a dare un taglio nuovo a certe caratteristiche sonore già emerse nei vecchi dischi. E’ un piacere, inoltre, constatare come la voce di Umberto Fiori non abbia perso smalto con il passare degli anni, riuscendo ancora ad essere incisiva e coinvolgente. Un ritorno di gran classe, toccante, che non tradisce lo spirito originale che gli Stormy Six portarono nel RIO tanti anni fa e che farà la felicità di chi sentiva la mancanza della loro musica.
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Peppe Di Spirito
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