“La Saggezza Delle Nuvole” è il terzo disco del tastierista Luca Olivieri (da non confondere con l’omonimo chitarrista blues!), diplomato presso il conservatorio di Genova e già autore di una serie di sonorizzazioni per film ed opere teatrali, nonché collaboratore con gli avant progressivi Nichelodeon in due brani su “Il Gioco Del Silenzio”: realizzato e registrato durante un periodo di tempo abbastanza lungo, circa due anni in diversi studi di registrazioni e località più o meno estemporanee, “La Saggezza Delle Nuvole” riflette una concezione musicale lontana anni luce dall’imperante cattivo gusto indotto dalle numerose mediocrità mediatiche, quindi una musica introspettiva e raffinata, volutamente sussurrata e mai sopra le righe eppure allo stesso tempo dinamica e piena di sfumature… Essenzialmente la musica di Olivieri possiamo definirla trasversale in quanto esplora differenti mondi che fluiscono in una visione musicale coerente, piuttosto rigorosa ed allo stesso tempo piuttosto godibile. Per la realizzazione di “La Saggezza Delle Nuvole”, Olivieri si è avvalso della collaborazione di una bella schiera di amici e colleghi musicisti, tra i quali troviamo il sempre eccellente Saro Cosentino alla chitarra elettrica insieme al sassofonista Nicola Alesini; la violoncellista Caroline Lavelle (nota per le sue collaborazioni con Peter Gabriel, Radiohead e Muse), il bassista degli YoYo Mundi Andrea Cavalieri, il chitarrista dei La Crus Cesare Malfatti; interessante la presenza del cantautore Andrea Chimenti, voce narrante in due poesie scritte appositamente dal poeta Luca Lezziero ed inserite nei brani “Orizzonte Verticale” e “Philophobia”. Il linguaggio di Olivieri in realtà si è consolidato nel tempo e presenta diverse caratteristiche che troviamo nei suoi due dischi precedenti, “Trigenta” e “La Quarta Dimensione”, ovvero un intrigante ibrido di fusion cameristica ed ambientale, contaminato con schegge d’elettronica e tendenze post-progressive rock romantiche e sofisticate vicine aMogwai, King Crimson e Sakamoto… In “La Saggezza Delle Nuvole” Olivieri ha affinato ulteriormente la sua scrittura e ci ha lasciato in eredità una serie di preziosi quadretti musicali come la delicata fantasia folk di “Apprendista Funambolo” in cui si evidenziano atmosfere care a Nino Rota oppure sofisticati ed ariosi passaggi di jazz contaminato con l’ambient nell’evocativa “Playng With Colours”; si ascoltano interessanti arrangiamentinell’evocativa e leggermente inquietante “Philophobia”, la cui introduzione è affidata alla calda voce di Chimenti. La malinconia è un elemento chiave di questo cd, ma nelle sue diverse sfumature “La Saggezza Delle Nuvole” si chiude con le tonalità scure di “Substance”, un vellutato electro-jazz dalle sfumature noir suonato insieme al trombettista Giorgio Li Calzi. La sezione ritmica è generalmente campionata, quindi in effetti si percepisce la mancanza di un vera e propria batteria, ma la ricchezza strumentale dei brani riesce a compensare i piccoli difetti che possono essere percepiti durante l’ascolto: senza la pretesa di considerare “La Saggezza Delle Nuvole” come un capolavoro, Luca Olivieri ha sicuramente fatto un buon lavoro realizzando un disco adatto per poeti sognatori e raffinati avventurieri musicali...