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KNIGHT AREA |
Hyperlive (DVD+CD) |
Metal Mind Productions |
2015 |
NL |
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Partiti con sonorità di tipo neo-prog - e quindi fortemente debitori di gruppi come Marillion e Arena, oltre che ovviamente guardare agli ispiratori primi del (sotto)genere, cioè i Genesis -, il gruppo olandese ha man mano indurito la proposta musicale, fino ad arrivare ad un vero e proprio prog-metal melodico che comunque mantiene una sua eleganza formale. Fondati nel 2004 dai fratelli Klazinga, i Knight Area hanno visto avvicendarsi tra le proprie fila diversi musicisti; il primo album, addirittura, sembrava una sorta di progetto con cui si mettevano insieme figure più o meno famose del circuito nazionale. Giunti con “Hyperdrive” nel 2014 al quinto album (prodotto dall’onnipresente Arjen Anthony Lucassen, che vi suona anche alcune parti di chitarra), la band ha poi suonato in Polonia come spalla ai succitati Arena. La Metal Mind Productions mette quindi su DVD l’esibizione del 9 aprile 2015 al Kinoteatr “Rialto” di Katowice, con delle buone riprese e una più che discreta resa audio. Dei due fratelli fondatori rimane solo il tastierista Gerben, il quale risulta una delle note più liete, producendosi spesso in assoli con un cipiglio quasi chitarristico. E a proposito di ciò, da menzionare anche il giovane axe-man Mark Bogert, uno degli ultimi arrivati in ordine di entrata, che quando viene lasciato libero di esprimersi mette in luce buone capacità. L’ultimo album in studio viene suonato quasi nella sua totalità, partendo con le accattivanti “Afraid of the Dark”, “The Lost World”, “Bubble” e “Crimson Skies”, in cui si mette bene in luce il bassista Peter Vink in un contesto che suona come una versione totalmente melodica dei Dream Theater (Kevin Moore-era), senza alcun accenno thrasheggiante invece spesso presente nelle composizioni del gruppo newyorkese. Risultano poi sempre affidabili i veterani Mark Smit (voce) e Pieter van Hoorn (batteria), dando così vita ad uno show molto seguito dalla platea. Certo, dopo un po’ lo spettacolo perde di mordente. Per chi non è un grande appassionato della band, dopo i brani iniziali non ci sarà poi tutto questo interesse nel proseguire, tranne forse per la strumentale “Stepping Out”. Ci sarebbe comunque un lungo medley, all’interno del quale vengono inseriti ben otto pezzi comparsi nell’arco della precedente discografia, chiudendo poi lo spettacolo con “Mortal Brow” dal primo album “The sun also rises” (2004). Nel DVD, oltre alle foto dei musicisti, troverete anche delle interviste agli stessi. La label, inoltre, ha aggiunto anche un CD audio che contiene esattamente il medesimo concerto (qui il suono appare però un po’ “soffocato”), qualora voleste solo ed esclusivamente dedicarvi al mero ascolto. Per gli appassionati sarà un bell’acquisto; per i detrattori dei contenuti musicali fin qui espressi, invece, sarà l’ennesima manna per poter esternare biasimo. Per chi apprezza la musica in generale, senza alcuna particolare sovrastruttura, sarà comunque possibile ascoltare una manciata di brani ben strutturati e piacevolmente “ruffiani”, che a piccole dosi non fa mai male.
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Michele Merenda
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