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Non è usuale oggigiorno che una band Prog olandese suoni Progressive classico... o quanto meno qualcosa di diverso da uno scialbo new Prog o dal Prog metal. I Knight Area, band fondata dai fratelli Klazinga, non saranno i novelli Genesis ma la loro musica riesce a farci sognare come da tempo non avveniva, parlando di gruppi del loro paese. Strettamente parlando si tratta di new Prog, va bene, ma del tipo migliore, senza grosse concessioni radiofoniche o tentazioni da accendino. Le nove composizioni del CD, tutte abbastanza brevi ma dalle atmosfere piuttosto ampie, combinano parti più sinfoniche e spaziose, con delle tastiere orchestrali, con intermezzi ritmati ove le tastiere stesse e il flauto creano deliziosi paesaggi. C’è ampio spazio per la melodia e le canzoni sono tutte piuttosto orecchiabili, pur non cadendo nelle facili tentazioni sopra descritte. Si sentono echi ed influenze dei primi IQ, dei Genesis stessi ovviamente (la title-track ha più che una semplice somiglianza…) e dei primi Marillion, ma il sound ha un qualcosa che comunque non fa pensare si tratti di un gruppo inglese. A parte i fratelli Klazinga, pare che la formazione che suona in quest’album sia una specie di all stars del Prog olandese (vabbè… all stars forse è un po’ eccessivo), con ex membri di Cliffhanger, Toyz, Miracle e Sangamo; certe sonorità sono piuttosto riconoscibili come tipicamente olandesi, in effetti. “The Sun also rises”, al di là di tutto, è un album molto gradevole dal primo all’ultimo minuto, con delle belle atmosfere; certamente uno dei migliori dell’anno nel suo genere.
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