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DASIA |
Dasia (EP) |
autoprod. |
2017 |
ITA |
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Un power trio di musica alternativa progressiva strumentale? Questo è quello che ci offrono i friulani Dasia, con un EP autoprodotto di circa mezz'ora registrato a poco più da un anno di vita, insomma come i vecchi demo, registrato bene e suonato discretamente. I Dasia, che sono formati dalla bassista Elettra Pizzale, dal batterista Luca Stocco e dal chitarrista Edgardo Mauroner, puntano su un suono piuttosto duro e compatto, senza troppe concessioni melodiche: l'attitudine è quella un po’ ibrida che si inserisce nel mezzo tra tentazioni post rock e math-alternative con velleità progressive e qualche suggestione psichedelica. Tutto suona ancora in modo abbastanza acerbo ma le idee comunque ci sono, anche se non del tutto a fuoco. Ho apprezzato l'introduzione spaziale che apre il cd insieme all'acida "Spektive", si percepiscono interessanti atmosfere kraut-space rock evocate in particolare dagli interventi solisti semplici ma penetranti di Mauroner, soluzioni che purtroppo non vengono approfondite più di tanto nei pezzi successivi; rimangono le ombre lisergiche di una "Human Abstraction" con ambizioni stoner più o meno velate, mentre altrove, in pezzi come "Kraken" e "Waves", i Dasia vogliono dare ulteriore spessore agli arrangiamenti con progressioni ritmiche sincopate ed accordature atonali e dissonanti, finendo sulla lunga scia di Don Caballero, Tool e Tortoise. Comunque l'approccio dei Dasia, per quanto ancora incerto, non è mai particolarmente esasperato, anzi tutt'altro, a volte ho la vaga impressione che almeno in studio abbiano ancora tenuto ben saldi i freni e non si siano sciolti del tutto. Penso che ci siano ancora molte potenzialità inespresse però ci vuole lavoro ed approfondimento negli strumenti: al momento si apprezzano le buone intuizioni unite alla giusta attitudine ma tutto rimane in una fase ancora poco più che embrionale.
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Giovanni Carta
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