Home
 
AUDIO'M Gaïa - 1. Godzilla autoprod. 2022 FRA

A sei anni di distanza dall’apprezzato esordio, danno alle stampe un nuovo album i transalpini Audio’m, che aprono quella che sarà una trilogia, il cui primo atto è dedicato ad una delle creature più celebri del cinema fantasy e di fantascienza, Godzilla. Una partenza presentata in grande stile, attraverso un’unica lunghissima suite di quarantatré minuti e mezzo, suddivisa in dieci sezioni. Una proposta ambiziosa e nemmeno facile da descrivere, ma che, lo diciamo subito, risulta vincente. Merito di una costruzione curata e ispirata, che tiene sempre in tensione l’ascoltatore. Gli Audio’m confermano per l’occasione un indirizzo stilistico sinfonico, legato ai maestri del passato, ma convincente nel suo rapportarsi alla scena attuale. Se vengono a galla numi tutelari quali King Crimson, Van der Graaf Generator, Yes e Genesis, bisogna anche dire che la band francese riesce a metterci molto del suo, grazie a dinamiche particolari e contaminazioni di varia natura. Già, le dinamiche… Quelle che portano da momenti pacati ad esplosioni vigorose, che permettono l’alternanza imprevedibile di parti d’atmosfera e cavalcate epiche, che vedono passaggi da squisitezze acustiche a interscambi tecnici tra tastiere e chitarre elettriche. Così, spesso sembra che la musica vada in sordina, ma sono tanti i momenti in crescendo che lasciano senza fiato, compreso l’emozionante finale. Senza contare che, tra un barocchismo e l’altro, gli Audio’m sono capaci anche di adottare estemporanee soluzioni jazz-rock che si inseriscono alla perfezione nel contesto. Il mood è cupo e per tutta la durata del disco si avverte un senso di drammaticità non indifferente. E in tutto questo non si avverte mai una forzatura nello sviluppo della suite, che procede senza attimi di stanca e con trovate che fanno continuamente apprezzare l’abilità dei musicisti. Ciliegina sulla torta, la prestazione della cantante Emmanuelle Olmo-Cayuela, che si esprime in inglese e che è dotata di un timbro particolare (lontano anni luce dalle Haslam e Kristina che sono le prime voci femminili che vengono in mente quando si parla di prog), assolutamente adatto al sound del gruppo. Lo spiegamento di forze è comunque notevole, visto che la formazione è composta, oltre che dalla vocalist, da due tastieristi (Michel Cayuela e Mathieu Havart), due chitarristi (Gary Hagenauer e Dominique “Oiss” Olmo), un batterista (Marco Fabbri) e un bassista/chitarrista (Simon Segura). Così, durante l’ascolto, è possibile affrontare fughe tastieristiche da brivido, intrecci strumentali di classe, buone dosi del sempreverde mellotron, solos elettrizzanti, impasti elettroacustici; il tutto sorretto da una solidissima sezione ritmica che offre una performance senza sbavature. Avevano già destato impressioni favorevoli con il loro debutto, ma con “Gaïa – 1. Godzilla” riescono a far fare un ulteriore balzo di qualità alla loro proposta. C’è da dire anche che proprio per la sua particolare struttura, questa composizione necessita di più ascolti perché si possa godere appieno delle sue evoluzioni. E forse al giorno d’oggi, in cui anche il mondo del prog è inondato da innumerevoli proposte, è un rischio. Non lasciate che un ascolto superficiale e distratto sul web vi spinga a non dare a quest’album la considerazione che merita. Perché ne merita tanta! E lascia tanta curiosità per come (e quando) saranno sviluppate le prossime parti del progetto iniziato con “Godzilla”.



Bookmark and Share

 

Peppe Di Spirito

Collegamenti ad altre recensioni

AUDIO'M Audio'm 2016 

Italian
English