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I SINCOPATICI FT. CLAUDIO MILANO |
Decimo Cerchio - L’Inferno 1911 O.S.T. |
Snowdonia |
2024 |
ITA |
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Le basi di partenza per i progetti e i dischi di Claudio Milano sono sempre molto apprezzabili, per via di un indirizzo verso la sperimentazione, verso la ricerca di soluzioni sonore non convenzionali, verso contaminazioni che portano lontani da precise definizioni di genere. Certo, stiamo parlando di un artista che si rivolge ad una cerchia di ascoltatori che desiderano imbattersi in opere che prevedono le caratteristiche appena indicate e che spesso tendono anche ad una certa difficoltà di ascolto. Il classico “non per tutti” insomma… La soundtrack “Decimo Cerchio” non fa che confermare queste impressioni. Si tratta dell’accompagnamento musicale di uno spettacolo tenutosi al Teatro Nuovo di Varese nel 2021. In occasione del settecentesimo anniversario della morte di Dante Alighieri, il gruppo dei Sincopatici si è esibito mentre veniva proiettato il film italiano “L’Inferno”, uscito in origine nel 1911. Milano è impegnato al canto, poi troviamo Francesca Badalini al piano, ai sintetizzatori e allo zither, Andrea Grumelli al basso e Luca Casiraghi alla batteria. La performance che possiamo ascoltare nei sessantasei minuti del cd è da brividi. Tra elementi di chiara estrazione classica, effetti elettronici, chamber rock, folk stralunato e quella voglia di sperimentare cui abbiamo fatto subito cenno, si percepisce come i presenti allo show debbano aver assistito a qualcosa di particolare e brillante. Musica, teatro, opera, avanguardia. Tutto si fonde alla perfezione in un’atmosfera dalle tinte fosche. I sintetizzatori creano una base sonora dai timbri algidi, che, abbinata al “recitarcantando” di stratosiana memoria da parte di Milano, conferisce un effetto decisamente straniante e asfissiante. Le raffinate suggestioni pianistiche e una sezione ritmica sempre sorprendente completano il quadro sonoro. A tratti possono venire in mente i francesi Art Zoyd con le loro esperienze più cinematiche, ma con un senso di melodramma all’italiana in più, donato da un cantante capace di fare di tutto, usando la sua voce con notevole esuberanza, alternando registri diversi di continuo. Le ventisei tracce scorrono legate l’un l’altra in un’unica, ampia, composizione, che lascia capire il lavoro certosino che c’è stato e che mostra un piccolo ensemble in grado di trasmettere un pathos palpabile, grazie ad una esecuzione brillante. Siamo di fronte ad una di quelle situazioni in cui è lampante che non si tratta di sperimentazione fine a sé stessa, ma fortemente legata ad una prospettiva allargata. E la bravura di Milano e dei musicisti è tale che questo cd risulta pienamente meritevole di considerazione anche come lavoro slegato dalla rappresentazione scenica da cui trae origine. Da segnalare, infine, che nel booklet che accompagna il cd c’è un QR code che permette di scaricare un filmato in HD di una delle esibizioni multimediali di “Decimo Cerchio”.
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Peppe Di Spirito
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Adython |
2012 |
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