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CELESTE Echi di un futuro passato Mellow Records 2024 ITA

Dal 2019 Ciro Perrino ha ripreso la sigla Celeste, mostrando un’ispirazione costante e realizzando una serie di ottimi lavori, “Il risveglio del principe”, “Il principe del regno perduto”, “Celeste with Celestial Symphony Orchestra”, più una sorta di antologia con materiale d’archivio, “Flashes from archives of oblivion”. A dimostrazione di questo momento felice di nuova giovinezza, nel 2024 è il turno di “Echi di un futuro passato”, che prosegue sulla scia di quanto fatto in questi anni, sia da un punto stilistico che qualitativo. Eppure sorprende “Pigmenti”, con quel suo inizio jazz-rock dal riff insistente e con i ritmi vivaci, ma anche con il mellotron subito presente, con belle fughe pianistiche e con la dolcezza del flauto e delle parti vocali a intessere un forte legame col passato. I solos alternati di sassofono e chitarra e la ripresa del tema iniziale portano poi a conclusione questa brillantissima apertura. Come al solito, emerge subito uno dei punti di forza dei Celeste, dato dall’ampia strumentazione che consente un ricco caleidoscopio di colori acustici ed elettrici. “Sottili armonie”, quasi undici minuti interamente strumentali, ha una partenza più malinconica dettata dal pianoforte (vagamente memore di “A great gig in the sky”) e questo mood viene mantenuto fino al termine, con i vari musicisti pronti a darsi il cambio alla guida e variazioni d’intensità perfettamente alimentate da un’accoppiata basso/batteria che si fa sentire. “Aspetti astratti”, altro strumentale, mostra un alone di mistero in più nell’ipnotica introduzione e vira verso nuovi lidi di jazz-rock progressivo avvolgente. Dopo i primi tre brani siamo ormai già pienamente dentro l’album e sempre più ammantati dalle atmosfere fiabesche con ritmi compassati che da sempre sono il marchio di fabbrica dei Celeste. A seguire, così, troviamo una serie di composizioni, ancora a prevalenza strumentale, che rafforzano quest’aura, con una forte componente sinfonica. Tra il romanticismo e gli intarsi elettroacustici di una stupenda “Attese sottese”, le evoluzioni e il groove intrigante che emerge da “Misteri evoluti”, la tranquillità pastorale di “Madrigale”, classicheggiante, con la ripresa del tema iniziale di “Sottili armonie”, spunti folk e vocalizzi femminili, Perrino e compagni riescono a rapirci e incantarci. E si arriva così al termine con “Circonvoluzioni”, perfetta conclusione tra rock sinfonico e melodie d’alta scuola. Non può essere affatto una sorpresa quest’ennesima ottima prova dei Celeste del nuovo millennio, perché “Echi di un futuro passato” non fa che seguire la scia dei suoi predecessori, con classe, qualità e personalità immutate. E stavolta c’è anche un valore aggiunto dato dalla meravigliosa copertina fantasy.

 

Peppe Di Spirito

Collegamenti ad altre recensioni

CELESTE Celeste II 1991 
CELESTE Il risveglio del principe 2019 
CELESTE Il principe del regno perduto 2021 
CELESTE Celeste with Celestial Symphony Orchestra 2022 
LA COMPAGNIA DIGITALE La Compagnia Digitale 1992 (2021 Mellow Records) 

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