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Ho amato alla follia i vecchi Ange, quelli fino a "Tome VI", per intenderci; di tale progetto, Francis Décamps costituiva appunto un tassello importante. Il lugubre retrocopertina di questo "Hommage..." lasciava presagire contenuti in qualche modo ricollegabili all'indimenticata, teatrale oscurità del gruppo francese. Scordatevi tutto ciò. Il cd, della durata di appena mezz'ora, consta di un solo pezzo, interamente strumentale, la cui orrenda ritmica sintetica lo riduce ad un maldestro tentativo di musica da balera o da pianobar. I momenti migliori (?) sono quelli di una new age comunque corriva, supportata da timbri freddi ed infelici. Alberto mi aveva avvertito che F. Décamps ha optato per il minimalismo; non discuto, ma qui di minimale c'è solo la quantità di idee, assai prossima allo zero; su di essa si costruisce un prog che alla fine dell'ascolto non ti lascia niente addosso, in cui cuore, stimoli e creatività sono i grandi, tristi assenti. Da evitare accuratamente.
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