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HALLOWEEN |
Le festin |
Musea |
2001 |
FRA |
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Il nuovo album dell'ormai veterano gruppo del Prog francese segna un certo ritorno al passato, dopo un paio di album in cui avevano un po' snaturato lo spirito dei primi due lavori. La cantante Géraldine Le Cocq è qui presente solo in qualità di ospite in alcuni brani e la musica ripercorre i sentieri cupi degli esordi, con l'inquietante violino di Jean-Philippe Brun a menare le danze (infernali ovviamente), addirittura riprendendo e facendo netti riferimenti a un brano del primo album (in "Le retour du bouffon"). Le atmosfere sono crepuscolari, in massima parte molto rarefatte, anche se ci sono slanci strumentali e accelerazioni trascinanti. L'album ha il fascino delle cose misteriose, dei segreti bisbigliati ad un orecchio, eppure non tema chi cerca il buon Prog: si tratta di un disco elegante e creativo dal primo all'ultimo minuto, con una propensione al sinfonismo mai tirata per i capelli ma che s'inserisce benissimo nelle sonorità sopra descritte e in cui la sapienza compositiva del gruppo si estrinseca magnificamente anche nelle piccole cose, dando vita a un album poetico e romantico, oscuro sì ma non decadente, semmai malinconico.
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Alberto Nucci
Collegamenti
ad altre recensioni |
HALLOWEEN |
Laz |
1989 (Musea 1995) |
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