|
OZONE QUARTET |
Nocturne |
Flat Five |
1999 |
USA |
|
Beffardo e sfuggente era il loro soffio che pareva un urlo. Dopo l'esordio del 1997, l'intrigante formula chitarra/stick/violino non sbaglia. Sempre sospesi tra un rock progressivo energico e sperimentazioni jazzate si insinuano nuovamente con un suono impalpabile, sempre avvolto da un che di oscuro. Rigorosamente strumentale, l'album cresce su strutture che nascono sia lente, sia aggressive, da arie di violino elettrico, ampio sfondo per lo sfogo dei restanti musicisti. Ipotetica colonna sonora di un presagio gli OQ rispecchiano il lato imprevedibile della concezione progressiva rifacendosi a tutti e nessuno. Padroni del presente osservano il futuro escludendo il ragionamento dalle cose importanti.
|
Gerald Crich
Collegamenti
ad altre recensioni |
|