|
OPETH |
Still life |
Peaceville |
1999 |
SVE |
|
"Still Life" segna il ritorno di uno dei gruppi di maggior spicco della scena hard svedese. Caratteristica peculiare della band, che è considerata non a torto come la Prog-metal-band per eccellenza, è la continua ricerca melodica ed emotiva dei brani che, supportata da una buona dose di tecnica strumentale, riesce a costruire brani parecchio articolati e complessi. "Still Life", quarto lavoro del gruppo, stilisticamente non si discosta più di tanto da dischi precedenti come "Orchid" o "My arms, your hearse": anche qui troviamo una brillante miscela di hard rock '70, buone dosi di folk e sprazzi di psichedelia. Volete un consiglio disinteressato? Buttate nella spazzatura l'ultimo dei Dream Theater e lasciatevi "cullare" dalle glaciali emanazioni di questi fantasmi. Forse gli ultimi veri rappresentanti della eternamente agonizzante scena prog-metal.
|
Giovanni Carta
Collegamenti
ad altre recensioni |
|