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TANTRA |
Terra |
autoprod. |
2003 |
POR |
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Per la gioia dei cultori del progressive un nome caro agli esperti del genere si riaffaccia sulle scene. I portoghesi Tantra, dopo numerosi anni di silenzio, si ripresentano con un nuovo album, diciamolo subito, incantevole e avvincente. Abbandonando quasi del tutto gli elementi jazz-rock che caratterizzavano i loro primi lavori, stavolta la band propone un progressive dai nitidi connotati sinfonici e classicheggianti. La presenza di due chitarre si fa sentire con forza, ma le sei corde non sono mai troppo aggressive e ben si amalgamano con le tastiere, che contribuiscono alla creazione di un sound epico e maestoso, ripercorrendo spesso sonoritą orchestrali e alternando la presenza di timbriche vintage a quelle pił moderne. Undici tracce dalla struttura e dalla lunghezza variabile, ma sempre affascinanti ed espressive con brani che faranno la felicitą di chi ama i cambi di tempo e di atmosfera, le ariose aperture melodiche e le complesse trame strumentali tramite cui si rafforzano gli aspetti romantico-sinfonici. Il cantato maschile in madrelingua contribuisce ad aumentare quel sapore latino che non manca mai nei gruppi dei paesi mediterranei e spesso a rendere pił delicate le armonie vocali si avverte anche la presenza di incisive female vocals. Il calore che traspare da questo disco pervade tutte le composizioni, magistrali rappresentazioni musicali di un gruppo che non poteva riproporsi meglio e per il quale non sono minimamente sprecati gli elogi.
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Peppe Di Spirito
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