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D.F.A. |
Work in progress live |
Moonjune |
2001 |
ITA |
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Volendo rimanere sul riduttivo si può dire che i DFA sono uno dei gruppi più interessanti che il prog italico abbia sfornato negli ultimi 5 anni. I loro due album, specialmente il più recente "Duty free area", hanno proiettato su di loro le attenzioni di chi ama un Prog creativo ma non artificiosamente complesso, gradevole ma non fruibile, che abbia i suoi ovvii padri stilistici ma che non si presenti come una rielaborazione, o addirittura una scopiazzatura, di quanto altri hanno fatto in precedenza. Si sono accorti di tutto ciò gli appassionati americani: sia i responsabili del NEARfest, sia coloro che a tale festival hanno assistito lo scorso anno. Tale esibizione è qui presentata, con tutta la sua energia, ed il pubblico americano non maschera certo il proprio entusiasmo quando è il caso di manifestarlo, come si può esaurientemente evincere dal teatro che sembra venire giù tra un brano e l'altro. Nulla da obiettare sulla scaletta proposta dal gruppo veronese: sono presenti composizioni da entrambi gli album del gruppo, con un'ottima scelta delle stesse. "Escher", "Caleidoscopio", "Trip on metrò", "La via", "Pantera" e "Ragno" si susseguono quindi in un alternarsi di emozioni, guadagnando forse addirittura qualcosa rispetto alle versioni originali in studio. Si tratta quindi di un album che non può venire ignorato dai fans che il gruppo ha già saputo crearsi, ma rappresenta altresì un valido inizio per chi vuole accostarsi per la prima volta alla musica dei DFA.
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Alberto Nucci
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