Ad accomunare Fish ed i Marillion oggigiorno non c'è solo l'ombra ingombrante di un passato prog comune e meraviglioso, ma anche il fatto che puntualmente i loro nuovi dischi sono attesi con ansia, curiosità ed un pizzico di apprensione dai vecchi fan, timorosi di quello che si troveranno ad ascoltare. Eppure, si dovrebbe ormai ben sapere che da questi artisti non ci si può aspettare quel new-prog romantico che tanto aveva colpito venti anni fa chi aveva nostalgia di sonorità genesisiane. Oggi Fish e i Marillion seguono strade ben diverse da quelle lungo le quali avevano iniziato, alla ricerca di una nuova personalità che si discosti da riferimenti troppo netti a gruppi del passato (e, soprattutto, a sé stessi). E' questo il senso del discorso che il cantante ha intrapreso da "Sunsets on empire" in poi.
Nel nuovo disco "Fellini Days", dedicato al celebre regista italiano, Fish si circonda di musicisti validi e con loro riesce a creare nove brani di pop-rock moderno e raffinato, con belle timbriche e dagli arrangiamenti ricercati, un po' sulla scia dei Porcupine Tree, anche se orientato verso soluzioni differenti. Anche quando le composizioni si prolungano (ce ne sono tre oltre i sette minuti ed una che supera i nove) è arduo parlare di progressive e per un giudizio globale si può dire che non ci sono grosse cadute di tono, ma che nemmeno si raggiungono momenti indimenticabili. L'album risulta perciò onesto, gradevole, tutt'altro che brutto, ma vi pesa un nome che, volenti o nolenti, ha rappresentato un punto di riferimento imprescindibile del progressive non troppo antico. Ed in tal senso dispiace enormemente constatare come anche nella prova in studio Fish non convinca proprio dal punto di vista vocale. Non solo mancano quel carisma con cui si era imposto agli esordi e quel coraggio che, come negarlo, era in parte presente nelle ultime prove soliste, ma si avverte chiaramente che ormai la sua ugola è purtroppo in continuo declino. Per questi motivi, legati soprattutto all'affetto che si nutre verso questo personaggio, nonostante musicalmente sia tutt'altro che scadente, "Fellini days" probabilmente non accontenterà nessuno.