Assieme ai pari generazione Galahad, coi quali scorre buon sangue tra l'altro, anche questa band di Newcastle arriva al traguardo del primo CD, dopo due cassette più che promettenti. Lo scorso anno il gruppo si separò, nel senso che i suoi membri si sono praticamente divisi tra fedeli al marchio Final Conflict e fondatori di una nuova unità musicale: i Framework. Nonostante ciò, il CD in questione vede la partecipazione di 8 persone, compresi i transfughi.
La musica qui presentata, pur essendo riconoscibile il marchio FC, perde alcune sonorità particolari che avevamo potuto riscontrare nel precedente lavoro su nastro (dalla realizzazione del quale sono però passati 4 anni): sono diminuite nel suono le influenze degli Ultravox, per spostarsi un po' più verso il prog classico, anche (lievemente) pop, in certi punti. Due sono i titoli ripresi su quest'opera: "The time has arrived", dalla suddetta cassetta, presentata in versione molto più lenta e più corta, e "Across the room", tratta da un 45 giri. Anche alcuni temi qua e là sono stati ripresi da lavori precedenti (ad esempio l'intro di "Changing fate") e ciò dà proprio l'idea di come il gruppo voglia rompere col passato, riciclandone e trasformandone alcuni elementi, per far sì che "Redress the balance" sia il vero disco d'esordio.
Ascoltando il disco con un occhio al libretto accluso, possiamo senz'altro accorgerci che i pezzi cui partecipa il vecchio tastierista Mark Price diano un'importanza maggiore a questo strumento, mentre per il resto è apprezzabile la presenza di due chitarristi che però non si sovrappongono mai l'un l'altro. Per finire: buona qualità del prodotto, nonché la confezione.