Il New Prog sta vivendo una seconda ondata di giovinezza in Polonia. Dopo aver fatto suonare assieme in combinazioni assortite i leader dei gruppi storici della seconda ondata del rock progressivo britannico e portato nell'ormai celebre teatro Wyspiańsky Pendragon, Pallas, Galahad e persino un gruppo ormai dimenticato come i Credo, ecco arruolati dalla prolifica etichetta polacca anche i Final Conclict. Chi se li ricorda? Dobbiamo tornare con la memoria nell'Inghilterra dei primi anni Novanta per ritrovare il loro debutto discografico, "Redress the Balance", giunto dopo una scissione che portò al distacco dei Framework, in un'epoca in cui quello stile musicale tracciato dai Marillion stava attraversando la sua fase calante. La discografia dei Final Conflict comprende 5 album, 3 stampati negli anni Novanta e due rispettivamente nel 2003 e nel 2006 e nessuno di questi ha per la verità un valore tale da poter persistere a lungo nella memoria anche degli appassionati votati al filone più romantico del prog. Musica carina e piacevole, molto reminiscente degli anni Ottanta, con qualche pizzico di New Wave ed echi Marillioniani: la ricetta è tutta qui. C'è poi da aggiungere che la carriera di questa band, che ha dovuto subire anche il fallimento della propria casa discografica, non è mai stata fortunata. In questa line up troviamo i due membri fondatori Brian Donkin (chitarra e voce) ed Andy Lawton (voce e chitarra), il tastierista Steve Liepec, la cui militanza nel gruppo risale comunque al 1992, epoca di pubblicazione del secondo album "Quest", ed una sezione ritmica rinnovata. La scelta dei brani attraversa un po' tutta la discografia del gruppo, con un occhio di riguardo all'ultimo album, "Simple" e a quello ritenuto di maggiore successo commerciale, "Stand Up" del 1997. Fra gli extra troviamo le interviste ai due membri storici e ai due giovani musicisti ultimi arrivati, il batterista Henry Rogers ed il bassista Barry Elwood, più la biografia, la discografia e le immagini per il desktop. Come al solito la Metal Mind rende disponibile il prodotto anche in un'edizione comprensiva di bonus CD, comprendente tracce bonus registrate in occasione dello stesso concerto, e come CD audio in digipack (tiratura limitata a 1000 copie). Nulla di imprescindibile per questo DVD che comunque potrebbe essere un viaggio piacevole alla riscoperta della galassia del New Prog nei suoi spazi meno conosciuti e frequentati.