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TROY DONOCKLEY & DAVE BAINBRIDGE |
From silence |
Open Sky Records |
2005 |
UK |
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Questo album nasce da un'intuizione di Rob Ayling della Voiceprint che ha proposto ai due membri degli Iona di suonare nella Cattedrale di Lincoln in Inghilterra. Il duo ha accolto la proposta con entusiasmo e il 27 Ottobre del 2004 si č recato sul posto senza preparare alcuna composizione ma soltanto con l'idea di quali strumenti avrebbero voluto suonare: tastiere, chitarra elettrica ed acustica, Bouzouki, flauto dolce, tubi di Uilleann (uno strumento a fiato della tradizione irlandese simile agli attuali bagpipes scozzesi). Nello spazio vuoto della struttura la musica dei due artisti č stata catturata cosė come scaturiva sul momento, senza sovraincisioni o interruzioni (in una traccia viene immortalato persino il suono dell'orologio che pare aggiungere un velo di poesia alla registrazione), come se questa entrasse a far parte essa stessa delle pietre della cattedrale. Sul silenzio dell'architettura imponente ed antica aleggiano suoni eterei ed etremamente diradati, percepiti in un'esperienza di ascolto affascinante che ha un che di mistico. I suoni appaiono fluidi, profondi ed avvolgenti e questo anche grazie alla tecnica di registrazione binaurale adottata dall'esperto del campo Dallas Simpson (il quale avverte che i risultati migliori si ottengono utilizzando le cuffie). Proprio per le caratteristiche appena descritte, la musica non presenta una struttura ben organizzata ma acquista i profili impalpabili e mal definiti di un sogno o i contorni propri di un abbandono meditativo in pieno stile new age. Si tratta quindi di un insieme di suoni gradevoli ed evocativi, costituiti da note prolungate che seguono tragitti privi di grosse varianti, che sembrano perdersi nel vuoto evocando sentimenti di dolce malinconia. Le sei tracce (tra l'altro intitolate tutte "From Silence" e identificate da numeri progressivi) nate in questo particolare contesto hanno ovviamente (vista la provenienza dei due artisti) qualcosa che richiama con forza le radici della tradizione celtica e molto meno l'oscura arte gotica delle cattedrali. Se amate quindi la musica celtica, il mistero delle cattedrali e vi sentite affascinati dalla musica meditativa di stampo new age, potete far vostra senza indugi questa graziosa opera.
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Jessica Attene
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