Entriamo in possesso del CD d'esordio di questa formazione pisana a quasi un anno dalla sua uscita, più che altro per la curiosità in noi suscitata dal rumore che c'è stato intorno a quest'album senza grosse pretese, ma che a molti è piaciuto forse più di quanto gruppo e produttore potessero aspettarsi. Il lavoro, dal punto di vista visivo, si presenta in una veste bucolica: una copertina senza alcuna scritta che mostra una collinetta affollata di pecore al pascolo. La musica ricalca in certi momenti questa placidità, pur non potendo certo parlare di new age, musica planante, ecc. La musica che i GERMINALE ci propongono è Prog classico underground, con forti matrici anni 70, con un buon apporto di tastiere e flauto, qualche parte ritmata ed atmosfere spesso fantastiche con profusione di allegorie. Il pezzo migliore rimane, secondo il sottoscritto, "La strega", che apre il CD, affascinandomi soprattutto nella seconda parte dei suoi 10 minuti, dove il flauto prende nettamente il sopravvento. Il cantato ha sovente l'impronta tipica del cantastorie, figura che si adatta benissimo alla musica del gruppo, anche se può talvolta non risultare il non plus ultra. Posso capire, in effetti, perché molti sono rimasti molto favorevolmente impressionati da questo CD: difficilmente è stato dato sentire, in questi ultimi anni, qualcosa di più settanteggiante e ciò può facilmente colpire la fantasia di molti. In realtà l'album è discreto e si ascolta con piacere; poco di più...