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HERMETIC SCIENCE |
Crash course: a hermetic science primer |
Hermeticum Records |
2006 |
USA |
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Ed Macan, leader dell’operazione, musicista, insegnante, scrittore californiano, fin dal 1997 iniziò a produrre musica all’insegna (nominale) della “Scienza Ermetica” di derivazione alchemica. Negli anni terminò la trilogia come da progetto iniziale. Tutti e tre i volumi sono recensiti in queste pagine a ad essi va il rimando per le specifiche, in quanto il presente lavoro altro non è che una compilation “sunto” dei tre precedenti lavori.
L’autore stesso ne ha curato la selezione dei brani, passandoli ad un remix e dandogli una rinfrescata generale. Quello che appare poco chiaro è il senso, visto che già in origine i brani erano incisi in DDD e il miglioramento appare veramente minimo.
Al di là dei dubbi la scelta della scaletta, per questo doppio CD sembra azzeccata e nulla vieta di poterlo considerare un’opera a sé, specie per chi non avesse ascoltato nulla della precedente produzione.
Tanto per riassumere siamo di fronte a brani di prog sinfonico, macchiato di jazz. Le composizioni sono sviluppate su temi fortemente percussivi dettati dall’utilizzo contemporaneo di percussioni toniche e atoniche, l’aggiunta del basso e del sitar e di tastiere varie (sempre suonate dallo stesso Macan) comporta un suono molto pieno e ricco di sfumature.
Lampanti i riferimenti a Emerson specie nella ricerca armonica. Sapore di Egg nell’elaborazione ritmica del prog sinfonico in tempi dispari. Richiami alle sonorità di Pierre Moerlen e del maestro di tutti Lionel Hampton.
Molto interessante la proposta del tema di "Mars - the Bringer of War", tratto dalla suite “I Pianeti” di Gustav Holst. Brano che ispirò anche la parte centrale di “The Devil’s Triangle” del crimsoniano “In The Wake Of Poseidon”.
Composizioni complesse, ma scorrevoli e piacevolmente ascoltabili, anche se 135 minuti di filato lasciano un po’ di peso.
Operazione poco importante per chi avesse già la trilogia pubblicata. Per chi non l’avesse mai ascoltata, l’acquisto può rappresentare il giusto sunto dell’esperienza dell’autore. Che ben si muove e sa muoversi all’interno di un prog strumentale di impatto non immediato, ma ben costruito e interessante.
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Roberto Vanali
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