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Gli OSIRIS sono stati il più famoso gruppo Prog del mondo arabo, provenendo dal piccolo emirato del Bahrein. Alcune decine di copie dei loro due LP erano circolati pochi anni fa negli ambienti specializzati, raggiungendo buone quotazioni monetarie, anche se non astronomiche. Quello che adesso Musea ha messo in circolazione è, stranamente, il secondo lavoro di questo gruppo, di poco inferiore all'ottimo esordio di tre anni prima. E' importante subito sottolineare che, nonostante la strana (per noi) provenienza del gruppo, non ci si deve parallelamente attendere strane cose: il Prog degli OSIRIS è sinfonico, molto di stampo anglosassone e romantico, anche se fuso con atmosfere mutuate dalla loro cultura, con un gran senso melodico che rende davvero piacevole l'ascolto. Non ci sono né suite, né cambi di tempo ed equilibrismi funambolico-musicali: solo (si fa per dire) un Prog un po' stile primi Camel, o Genesis-di-mezzo. Su tutti si staglia la figura del chitarrista, nonché vocalist, Mohamed Al-Sadeqi, ma è da ricordare che il gruppo qui godeva di due tastieristi, uno dei quali era l'inglese Debbie Moss (una donna in un gruppo Rock?! Non male per un paese arabo!), il cui mini-Moog contraddistingue in maniera determinante la musica degli OSIRIS in questo disco. Al CD è stata aggiunta la bonus-track "The power", un brano breve che risulta un po' inferiore al resto del materiale del gruppo.
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