Per celebrare il contemporaneo decennale di due entità legate a doppio filo, il fun club Itullians ed i Beggar’s Farm, stimatissima cover band dei Jethro Tull, cosa c’è di meglio della pubblicazione di una bella compilation live? Se l’idea in sé è già buona, la faccenda si fa realmente stuzzicante quando leggiamo i nomi degli ospiti, che testimoniano l’incessante attività di Aldo Tagliaferro, presidente del club, nel coinvolgimento di membri presenti e passati della gloriosa band. Sono infatti qui presenti i membri fondatori Clive Bunker e Mick Abrahams, nonché l’attuale bassista Jonathan Noyce. A coronare il tutto, la presenza di Ian Anderson come coautore di un brano dalla genesi singolare: “A fairy tale”, infatti, è il frutto del lavoro compositivo di Franco Taulino che ha pensato bene di aggiungere una testa ed una coda originali a “Tomorrow was today”, brano eseguito live dai Jethro nei primi anni ’70 ma mai pubblicato su disco. Abbiamo così, unico pezzo in studio del CD, un’autentica perla elettroacustica dal sapore indiscutibilmente Tulliano che mette in evidenza le affinità interpretative di Franco con quelle ben note di Ian.
Altro ospite illustre è il Bernardo Lanzetti che a metà degli anni ’70 passò dagli Acqua Fragile nelle fila della PFM (ed oggi di nuovo attivo a pieno regime nei Mangala Vallis…) e con lui i Beggar’s Farm divagano dal loro repertorio usuale per ripercorrere alcune tappe della carriera della stessa Premiata (“Harlequin”, “Traveler”, “Impressioni di Settembre”) e per confrontarsi con i Genesis di Nursery Cryme con la spendida “Seven stones”, in cui il violino di Matteo Ferrario sostituisce gli archi del Mellotron nella celeberrima coda strumentale e Lanzetti si accosta con buoni risultati al suo maestro d’oltremanica.
Per quanto riguarda le cover dei Jethro Tull, da segnalare la ricostituzione dell’accoppiata Abrahams/Bunker in “My Sunday feeling” (Clive è in realtà presente in un gran numero di brani ed è ospite quasi fisso delle convention di Itullians), il graditissimo ripescaggio di “Serenade to a cuckoo” (di Roland Kirk, dall’esordio “This was”) sempre con Mick alla chitarra e la presenza accanto ai classici di alcune chicche meno scontate come “Taxi Grab” (da “Too old to rock’n’roll”) e “Back door angels” (da “Warchild”).
Come appropriatamente riportato nella presentazione, un “tributo ai tributanti” ed un’occasione unica per riascoltare alcuni standard eseguiti assieme a chi è ormai lontano dalla band da 35 anni e più.