Un nuova performance discografica dai Random Touch non è più tanto da accogliere come una sorpresa visto che negli ultimi dieci anni ormai ci hanno abituato alla loro bella presenza con altrettante uscite disseminate nel mondo dell'underground americano. Insomma, in un certo senso ormai i Random Touch sono come una piccola istituzione nel giro dell'avanguardia free e rumorista, la loro musica è tutto fuorchè tradizionale anche se non priva di spunti accattivanti specialmente per chi è solito frequentare gli ambienti avant-jazz oppure del progressive più sperimentale. "A Box and a Word" è una raccolta di sedici brani quasi del tutto strumentali in cui attitudine free-jazz ed ispirazione estemporanea si misurano con l'elettronica dei sintetizzatori (Alesis Qs8, Kurzweil K2500) e delle chitarre elettriche distorte ed effettate nei modi più disparati. In realtà questo disco non è tanto rumoristico e caotico come si potrebbe immaginare, la sensazione è piuttosto quella di una musica criptica ed ostica: l'interazione casuale fra gli strumenti musicali, l'alternanza fra accenni musicali e la dissonanza ed atonalità più estrema è continua ed incessante, senza peraltro creare un qualche serio pericolo per i nostri già debilitati apparati uditivi... Il volume delle sonorità di questo cd sembra assestarsi su un livello medio-basso dando così l'impressione di una musica che è in perenne stato propulsivo senza decollare mai veramente, uno stato di tensione e d'attesa che può dare sui nervi ma che sicuramente riesce anche a comunicare qualcosa di forte e singolare. L'approccio è dunque avant-garde senza compromessi, pur con le sue buone dosi d'ironia e di sano squilibrio psichedelico. Probabilmente "A Box and A Word" rende al meglio se ascoltato con un buon paio di cuffie, per godere meglio dei tanti piccoli dettagli che lo compongono... Il cd è ordinabile ad un prezzo più che onesto direttamente dal loro sito.