|
Il ritrovamento di un vecchio diario appartenente ad una famiglia olandese è l’incipit di questo affascinante concept album ambientato nel diciassettesimo secolo e scritto a quattro mani di Anneke Van Giersbergen (autrice dei testi) e Arjen Lucassen (compositore delle parti musicali). I due artisti, che per questo nuovo progetto adottano il nome The Gentle Storm, elaborano un racconto nato dalle pagine immaginarie scritte da Susanne Vermeer, moglie devota di Joseph Warwijck, un ufficiale in viaggio verso le Indie Orientali sulla nave Merchant. Ci vengono così narrate le speranze, i timori, le avventure che hanno riempito i due anni e mezzo trascorsi tra la partenza e il ritorno di Joseph e siamo trascinati in un’avventura che spazia tra le strade di Amsterdam, i colori dell’India e la vastità e i pericoli dell’Oceano, celebrando il lieto evento della nascita di Michiel e giungendo ad un finale non esattamente lieto. La particolarità di questo disco sta proprio in quel nome scelto da Anneke e Arjen, The Gentle Storm, La Tempesta Gentile. Già, perché gli undici brani di “The diary” vengono presentati in due cd con due vesti molto differenti. Nel primo cd (“Gentle”) le composizioni sono suonate con strumenti acustici e la musica ha così un forte orientamento verso il folk e la musica classica (e qualche rara divagazione jazz), con il pianoforte spesso in evidenza, ma con intriganti interventi di flauti, violini, violoncelli e numerose percussioni esotiche. Il risultato è rappresentato da un sound delicato, dalle connotazioni celtiche sia nei momenti più malinconici, sia in quelli più allegri. Nel secondo cd (“Storm”), invece, le stesse tracce, elettrificate, subiscono una forte spinta verso il prog-metal, con chitarre dure e taglienti e ritmi potenti e senza disdegnare contaminazioni con il rock sinfonico. Ovviamente, in questa occasione tutto è più altisonante e bombastico ed è più facile lanciare un paragone con alcuni dei lavori di Lucassen usciti a nome Ayreon. In entrambi i casi la “sirena” Anneke dà quel valore aggiunto per merito della sua voce sempre magnifica e squillante, che, oltre ad arricchire di incantevoli connotati melodici il disco, può essere vista come ulteriore strumento nel telaio sonoro. L’ex The Gathering sforna davvero una prova maiuscola, ennesima conferma di doti naturali fuori dal comune e ci accompagna in maniera incantevole tra le emozioni e le avventure di Susanne e Joseph. La qualità si mantiene abbastanza alta in entrambi i cd, al punto che è difficile dire se è riuscita meglio una versione rispetto all’altra e qui possono solo subentrare i gusti dell’ascoltatore. Mi sento di dire, ad ogni modo, che Lucassen con quest’album tocca uno dei vertici della sua carriera. Il consiglio è di procurarsi “The diary” nell’elegante versione in box grande, con un artwork magnifico, ricco di illustrazioni e di fotografie e che, tra l’altro, contiene altri due cd, tramite i quali è possibile ascoltare le versioni strumentali dei brani sia in versione “Gentle” che “Storm”.
|