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SOPHYA BACCINI’S ARADIA Runnin' with the wolves Black Widow Records 2023 ITA

Risale al 2013 l’esordio della band Sophya Baccini’s Aradia, capitanata dalla cantante napoletana nota agli appassionati per la sua militanza con i Presence e per le collaborazioni con gli Osanna. Ci sono voluti dieci anni perché venisse pubblicato un seguito e ritroviamo nel 2023 un gruppo quasi completamente rinnovato e interamente al femminile. Al fianco di Sophya, infatti, ci sono Chiara Cotugno alla batteria, Francesca Masucci al violino, Anais Noir al basso, Sonia Scialanca alle chitarre e al sax e Marilena Striano al pianoforte e alle tastiere. Per di più, tutte tranne la violinista danno un contributo alle parti vocali. Il nuovo album mantiene una forte componente dark, ma accentua ulteriormente la personalità delle Aradia. “Big red dragon” resta un ottimo album la cui musica era spesso vicina a certe forme di prog collegate ai numerosi ospiti che lo arricchivano (Lino Vairetti, Christian Decamps, Sonja Kristina, Elisa Montaldo, ecc.), stavolta è più difficile inquadrare con precisione la proposta della band. Sono subito i primi due brani, la title-track e “La mia soluzione” a evidenziarlo, con un orientamento sinfonico dettato da piano, tastiere e violino, ma anche con accelerazioni più rock e melodie vocali che colpiscono subito. Ovviamente la cura dei momenti cantati è minuziosa. La bravura di Sophya non la scopriamo certo in questo disco, che non è altro che una conferma delle sue capacità. Ma la presenza di compagne di avventura che possono accompagnarla al canto ha permesso anche di poter lavorare minuziosamente su armonie vocali che rappresentano uno dei tanti punti di forza di “Runnin’ with the wolves”. Il livello dell’album è nel complesso molto alto, ma sono soprattutto due le composizioni a brillare in maniera particolare. Una è la drammatica e intensa “Ordalia”, dall’andamento elegiaco, con una prova maiuscola di Sophya, che immagina i pensieri di una strega innocente condannata a morte. Le trame orchestrali, il violino, gli effetti della chitarra elettrica, le melodie e le armonie ricercate riescono a creare un’atmosfera al contempo conturbante e dalle tinte fosche. L’altro pezzo da novanta si intitola “Continua” ed è il più complesso del lotto nei suoi oltre nove minuti caratterizzati da break improvvisi che favoriscono cambi di tempo e di atmosfera, mettendo anche in luce l’abilità tecnica delle musiciste. Qui c’è tutto ciò che un amante del prog solitamente cerca, tra elementi classicheggianti, imprevedibilità, melodie ariose, spunti crimsoniani nell’uso del sax, fughe e virtuosismi strumentali, passaggi frenetici che si alternano con altri più rilassati e quelle armonie vocali di altissima scuola a cui abbiamo già fatto cenno. E tutto funziona alla perfezione. Un gioiello! “Gargantua”, dedicato al celebre personaggio ideato da Rabelais, ha invece un approccio più melodico, ma anche in questa occasione non mancano variazioni e stravaganze, in particolare nella sezione strumentale in cui l’andamento sinfonico di tastiere, violino e basso fa da apripista ad un finale incandescente con uno splendido assolo di chitarra. A completare la track-list ci sono due ballate molto belle, la romantica “Never” e “Sleepin’ with the lioness”, che con le sue trame acustiche è perfetta chiusura dell’album. “Runnin’ with the wolves” è davvero un ottimo disco, nel quale Sophya si è contornata di compagne di avventura che le hanno permesso un ulteriore salto di qualità. Un lavoro dagli equilibri perfetti, ben preparato, ben cantato, ben suonato e che, ribadiamo, denota una forte personalità. Ciliegina sulla torta, il bell’artwork che accompagna i formati in vinile e in cd.



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Peppe Di Spirito

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