Si attendeva da diverso tempo l'album solista di Vittorio Nocenzi, uno dei più prestigiosi musicisti italiani in ambito progressive, che ha legato il suo nome a quello del Banco del Mutuo Soccorso e ai diversi capolavori che questo gruppo ha regalato quasi trent'anni fa. "Movimenti" è un album strumentale molto variegato in cui Nocenzi, che esegue tutti i brani al pianoforte, campionatori e tastiere, si mette in mostra più come compositore che come esecutore, prediligendo canzoni di una certa raffinatezza ed evitando di esibirsi in tecnicismi di cui sarebbe ben capace. Il risultato manca di omogeneità e si viaggia tra alti di grande rilievo (la medievale "Vestali", l'elegante e melodica "Le profondità del blu", la malinconica "Racconto di neve", la serena "Il viaggio dell'orizzonte"; poi "Doppie influenze" e "Jouer la musique", il primo con la parte iniziale tratta da "La danza dei grandi rettili", il secondo rifacimento di "750.000 anni fa... l'amore") e momenti tutt'altro che interessanti (un tango, un blues, la frenetica "La caccia", la nenia "Carillon", i quasi 6 minuti percussivi di "Dinamiche diagonali", la spagnoleggiante "Il giardino di Lindaraja", la latina "Passo a due"). Curioso il minuto finale de "Il suono delle parole", in cui, sulla musica di Nocenzi, la poetessa Alda Merini recita una delle sue composizioni. La collaborazione con la Merini si completa con il libretto allegato al cd che contiene diverse poesie inedite. Onestamente trovo difficile dare un giudizio complessivo; troppo disunito l'album e troppe differenze (anche qualitative) tra i vari brani. Sarà che da un musicista come Nocenzi ci si attende sempre il massimo, ma devo confessare che in generale quest'album, pur non mancando di ottimi episodi, mi ha un po' deluso.