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Ritorna il Banco e lo fa con un ottimo disco, registrato dal vivo. “No palco” ci fa risentire la storica band italiana in forma smagliante. Molti i classici, accanto a qualche brano più recente. L’incisione è perfetta, e questo non fa che aumentare l’indice di gradimento. Tastiere a profusione, un uso massiccio del piano, voce teatrale come ai bei tempi, ottima chitarra, sezione ritmica precisissima. Si aggiunga, inoltre, un bell’impiego del sax e del trombone, mai invadenti e tuttavia capaci di puntellare (egregiamente) le melodie solistiche. Gli ingredienti per incontrare il favore di vecchi e nuovi fans ci sono, credo, tutti. Questo “No palco”, tra l’altro, è stato registrato in occasione del trentennale della band, con la partecipazione anche di Gianni Nocenzi. E sono proprio le sue tastiere, accanto a quelle suonate dal fratello, a riportarci al tempo che fu, restituendoci il magico suono degli anni d’oro. Non solo del Banco, ma di tutta la nostra musica. I brani presenti sono “RIP”, “Il ragno”, “Cento mani, cento occhi”, “Quando la buona gente dice…”, “Canto di primavera”, “La caccia”, “Moby Dick”, “Non mi rompete”, “Come due treni”, “750.000 anni fa… l’amore”, “Traccia I & II”. Un live da avere. Il gruppo pare infatti ritornato ad esprimersi ai suoi massimi livelli. E la lancetta del tempo essersi spostata all’indietro. Qualcuno, magari, potrà definirla oggi musica di maniera, narcisistica ed un po' auto-celebrativa. Ebbene, ce ne fosse...
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