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Viene pubblicato il nuovo album del Notturno Concertante, band irpina importantissima nel panorama progressivo di inizio anni '90 ed in silenzio dal '95, data di realizzazione di "The glass tear" (se si eccettua il side-project Luz Escondida). Il nuovo lavoro conferma la grande eleganza del prog romantico in cui il gruppo si cimenta, prog che partendo dagli episodi più delicati dei Genesis si dipana in un repertorio principalmente strumentale in cui è la melodia a giocare il ruolo principale. Nelle 15 tracce del cd, come sempre abbastanza brevi, ai raffinati suoni chitarristici e tastieristici si affiancano strumenti come flauto e violino, che, oltre ad arricchire i momenti acustici, danno un tocco barocco e medievaleggiante in più. Composizioni come "Giga" e "La danza" mostrano questo lato più classicheggiante e riescono persino a guadagnare rispetto alle versioni originali contenute nel precedente album. Risultano più particolari, poi, brani come "If the winter had its spirit" o i nuovi arrangiamenti di "Erewhon" (stavolta strumentale), in cui si avvertono anche influenze folk. I connotati genesisiani si mettono in luce soprattutto in "Six of the best (dedicated to Tony, Peter, Ant, Steve, Mike and Phil)", che sembra uscito da "The lamb" e che ha un titolo decisamente emblematico. In ogni caso, tutti i brani che fanno parte del nuovo album meritano attenti ascolti, vista la loro bellezza che permette a questo lavoro di rientrare tra le migliori fatiche di Lucio Lazzaruolo e compagni, che meritano i più vivi complimenti. Se avete apprezzato "Erewhon" e "The glass tear" anche "Riscrivere il passato" dovrà entrare a far parte della vostra collezione.
Un'ultima segnalazione riguarda il sito http://stage.vitaminic.it/notturno_concertante/, indirizzo tramite cui la band rende possibile scaricare altre interessanti canzoni inedite.
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