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METAPHOR Entertaining thanatos Trope Audio 2004 USA

Arduo compito quello di intrattenere la Morte! Il gruppo americano, giunto alla sua seconda prova in studio, assolve l'incombenza senza ricorrere a temi musicali cupi o pessimistici. Lo stravagante album si presenta come una collezione di racconti, più o meno brevi, incentrati sul tema della Morte, interpretata ed analizzata da diverse angolazioni e culture, passando da Socrate all'induismo fino al Kalevala. L'atteggiamento non è affatto pedante ma colto e sagace e non privo di una punta di ironia. Passando all'aspetto musicale dell'album, bisogna subito precisare che la band, come saprete, ha iniziato la sua carriera come cover band dei Genesis. Quest'amore così viscerale si percepisce appieno e, disseminate qua e là, si possono cogliere citazioni più o meno velate. La rilettura della musica dei Genesis non avviene di certo in chiave new prog; del gruppo anglosassone non vengono recepiti gli aspetti più lirici e sinfonici (e, ammettiamolo, più universalmente sfruttati): diciamo che il punto di riferimento potrebbe essere "Nursery Cryme", con le sue novelle grottesche, piuttosto che "Selling England". Si percepisce inoltre una certa attitudine tutta americana che rende le composizioni movimentate, particolareggiate e frastagliate con un risultato finale decisamente singolare. Il sound è piuttosto asciutto e le varie linee strumentali non vengono usate per riempire gli spazi vuoti: la silhouette delle canzoni acquisisce quindi dei lineamenti essenziali. Non mancano soluzioni bizzarre alla Gentle Giant, usate comunque con parsimonia. Il cantato è piuttosto espressivo, anche se prevale una certa attitudine teatrale sulla voglia di liberare la propria voce in arie elegiache. Non c'è dubbio che la band sia dotata di magnetismo e personalità, anche se le composizioni non sembrano tutte perfettamente a fuoco (a volte si ha l'impressione che non si arrivi mai al dunque), ma posso in sostanza concludere che la Morte, rappresentata sulla cover del CD in modo piuttosto goliardico, può ritenersi soddisfatta dello spettacolo.

 

Jessica Attene

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