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SOLAR PROJECT |
The final solution / World games |
autoprod. |
1990 / 1992 |
GER |
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Buon periodo questo per I gruppi prog tedeschi, che spuntano come funghi. Questi Solar Project hanno sfornato già due album ed entrambe le loro produzioni sono strutturate come un'opera rock. Il loro primo lavoro presenta già lo stile di questo gruppo, piuttosto hard, ma senza esasperazioni. Data la struttura dell'album, la musica risulta molto spezzettata: l'ascolto e lo star dietro al concept risulta piuttosto difficoltoso ed il mio gradimento si mantiene su livelli moderati. Il rock proposto dai tre musicisti (affiancati da numerosi guest-musicians) è molto basato su una chitarra spesso aggressiva e su tastiere solenni e pesanti. Il giudizio sul primo album in oggetto è dunque positivo solo parzialmente: troppo frammentaria, come dicevo, la loro musica e non basta come giustificazione la considerazione che i concept album presentano necessariamente alti e bassi.
Ben migliore risulta il loro secondo lavoro che riprende le tematiche del primo (la guerra e la politica internazionale), nonché la struttura: entrambi gli album durano oltre 70 minuti e presentano composizioni la cui lunghezza varia da pochi secondi ad alcuni minuti. Pur presentando ancora alti e bassi, l'ascolto risulta più piacevole e meno difficoltoso. L'impiego massiccio dell'organo Hammond offre poi sonorità calde che fanno spesso da sottofondo ad una chitarra più varia e creativa che in passato. I Solar Project hanno dunque appreso la lezione ed hanno prodotto un lavoro dignitoso ed ascoltabile, pur non entusiasmando alla follia, da chi ama un Prog un po' impegnativo. Un plauso va loro fatto anche perché hanno scelto la strada dell'autoproduzione e della registrazione in proprio, con risultati direi dignitosi.
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Alberto Nucci
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