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SHADOW GALLERY |
Shadow gallery |
Magna Carta |
1992 |
USA |
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In attesa del secondo lavoro dei Magellan, la Magna Carta ci svela un nuovo gioiello barocco della prolifica scena musicale di Seattle. Melodie orchestrali e stacchi di chitarra si rincorrono in "Darktown", miscelati sapientemente, tanto da creare un'atmosfera carica di ritmi qua e là interrotti e ripresi, intrecciati a tastiere lussureggianti. Figura carismatica del gruppo è il chitarrista Brendt Allman il quale, con notevole abilità tecnica, dirige gli altri strumentisti come una surreale orchestra heavy-prog (bella questa!!). Le voci aggressive, e allo stesso tempo melodiche, influenzate dai Saga, si fondono alle magiche tastiere di Chris Ingles. Al primo ascolto del CD vengono spontanei richiami ai mitici Kansas e Rush; contemporaneamente si nota una certa affinità per le situazioni e gli scenari cosmici evocati dai Pallas di "The sentinel". Senza alcun dubbio questa è un'opera che risulta prevalentemente caratterizzata da suoni moderni (vedi Dream Theater) e le tracce che a nostro avviso rispecchiano lo spirito dell'album sono "Mystified" e "Say goodbye to the morning", nelle quali il gruppo esprime al meglio le proprie qualità. Il CD ha un leggero calo di tono nel brano "Question at hand" ma non è mai banale. Già (maremma prog!) quasi ci dimenticavamo della suite (che questa volta è in chiusura). Sembrerebbe un invito ad un nuovo ascolto dell'album: "The queen of the city of ice", il cui titolo ci dice già in che atmosfera ci troviamo, offre squarci di grande magia e sensazioni da sogno fuori dal tempo. Gli S.G. con quest'opera d'esordio ci trasportano con la loro musica, in una sfera progressiva rinnovata che sicuramente riuscirà a raccogliere nuovi consensi anche tra gli ascoltatori più giovani, visto che il sound adottato è molto attuale. Il nostro consiglio è di acquistarlo senza indugio, se non altro per rimanere sempre aggiornati dell'evoluzione del prog!
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Alessandro Pierattini & Valerio Vannini
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