Attenzione, perché questo è un capolavoro clamoroso: dovete averlo assolutamente!
L'elzevirino sui Deus Ex Machina potrebbe anche chiudersi qui ma, siccome da una recensione è lecito attendersi qualche particolare in più, eccomi a magnificare le doti di questo incredibile gruppo. No, "Gladium caeli" non ha costituito, per me, una sorpresa: già da un paio d'anni m'era giunta notizia di un complesso bolognese molto originale, con testi in latino (!) e pezzi lunghissimi. L'attesa era dunque tanta ma l'ascolto diretto del CD ha confermato che fiducia ed aspettative erano ben riposte.
Se davvero progressive significa prima di tutto ricerca tormentata, ma anche applicazione meticolosa su certi stilemi che non è possibile - e forse neppure lecito - spazzare via totalmente, allora i Deus Ex Machina raggiungono la perfezione. E infatti il pregio maggiore dei sei giovani artisti risiede proprio nella capacità di assomigliare a tutti e a nessuno, di compendiare e riassumere definitivamente in sé oltre vent'anni di musica progressiva. In "Gladium caeli" c'è innanzi tutto tanto buon rock corposo, ottenuto con una registrazione praticamente live e un veloce missaggio che hanno lasciato intatto il potenziale espressivo della band. Nei quasi 70 minuti di musica, vari flash si susseguono nella mente: gli sconvolgenti incroci chitarra-violino che si elevano sopra un tappeto ritmico solo apparentemente anarchico (in realtà prezioso nelle sue minute tessiture), rievocano gli High Tide; i momenti più riflessivi risvegliano i fantasmi della PFM o, meglio, quelli maggiormente avventurosi dei King Crimson; un pizzico di Biglietto Per l'Inferno nella dosata aggressività; uno sprazzo di Ange nella giusta teatralità. Ma il protagonista è il vocalist Alberto Piras, in possesso di doti che potrebbero parere inconciliabili: riuscire a unire la potenza e l'estensione di Ian Gillan e Ronnie James Dio all'esplorazione dei semivergini territori sperimentali sondati da Demetrio Stratos e dall'Alan Sorrenti degli inizi. Un vero talento naturale!
Ma verificate voi stessi la maiuscola performance dei Deus Ex Machina e convincetevi che qui c'è il passato, il presente e il futuro della Musica. Gridiamo tutti al miracolo perché il miglior gruppo degli ultimi dieci anni ce lo abbiamo in casa! Sta agli altri, ora, cercare di far meglio: fischio dell'arbitro e palla al centro.