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DEUS EX MACHINA Imparis (CD + DVD) Cuneiform Records 2008 ITA

E’ sempre difficile essere obiettivi e distaccati parlando del gruppo che consideri la migliore espressione del rock progressive italiano (e ai vertici di quello mondiale) degli ultimi venti anni. Tutto riesce ancora più difficile, quando hai di fronte un lavoro in sostanza perfetto, dove il passato ed il presente del gruppo si uniscono creando una ragnatela di emozioni che, pescando anche dal vecchio repertorio, ti conduce in quello che sono diventati i Deus Ex Machina nel 2009.
Un’evoluzione che già comincia dal titolo. Imparis è una parola che viene dal latino, idioma che è stato uno dei primi biglietti da visita del gruppo bolognese nel mondo, ma è anche (e soprattutto) la contrazione di in-Paris, città dove è stato registrato il dvd (precisamente al Triton) e il materiale in studio.
I Deus ex Machina attuali sono altra cosa rispetto a quelli di "Gladium Caeli" e questi 6 anni di lontananza dalle scene, dopo l'uscita di "Cinque", ci hanno restituito un gruppo più maturo e più quadrato. Le atmosfere jazz-rock, in linea con l’etichetta per la quale incidono ora, sono le predominanti in un lavoro dove la prima cosa che salta all’orecchio è la coesione tra i vari interpreti. Ogni elemento della band ha una tecnica micidiale e riesce a trasferirla nei solchi senza fare puri esercizi di stile che non servono a niente e a nessuno.
Anche il ripescaggio di brani del passato come "Cor Mio" (sempre bello come alla sua uscita oramai tanti anni fa) o la versione live di "Cosmopolitismo Centimetropolitano" rappresentano bene un gruppo che guardando comunque al proprio passato (per certi versi) glorioso, riesce ad essere moderno e coerente con la propria linea musicale come pochi nel panorama prog attuale.
Passando al dvd il discorso cambia di poco. Il gruppo dal vivo non sbaglia praticamente niente e questo lavoro fa cambiare idea a persone come il sottoscritto che difficilmente riescono a guardarsi un dvd musicale tutto di un fiato. Brani come "Rhinoceros" o "Giallo Oro" (pezzo che troviamo anche nel cd in studio, come del resto “Il testamento dell’uomo saggio”, e la già citata “Cosmopolitismo Centimetropolitano”) ti fanno rimanere attaccato al televisore, senza aver bisogno d’effetti speciali o di inquadrature strambe, e ti fanno rimpiangere di non essere stato lì al Triton a godere del loro spettacolo davanti a una bella birra. E’ difficile, poi, non emozionarsi e divertirsi per i brani suonati al Nearfest del 2001 o all’ospitata al “ Roxy bar” di Red Ronnie (che all’epoca avevo registrato su VHS direttamente dalla tv), in un periodo nel quale si credeva che la nuova ondata del prog potesse portare qualcosa di buono a tutto l’ambiente.
Il mondo del prog è rimasto, purtroppo, quello asfittico degli ultimi anni, i Deus Ex Machina invece sono tornati, cambiati forse (ed è anche giusto e logico così) ma basta ascoltare 5 minuti di questo lavoro per farci tornare nell’universo di quello che era e rimane il miglior gruppo progressivo italiano degli ultimi 20 anni.
Lavoro da avere a prescindere.

 

Antonio Piacentini

Collegamenti ad altre recensioni

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