Inizialmente questi Øresund Space Collective mi hanno dato l'impressione della classica band di new-freakettoni incapaci di gestire un brano al di fuori dei soliti stereotipi, il primo ascolto di questo cd mi stava già stimolando non pochi sbadigli... Con un pochino di pazienza e dopo qualche attento ascolto mi sono accorto che, per quanto assai soporiferi, gli Øresund Space Collective qualche buona sensazione riescono pure a ricavarla dal torpore delle loro lunghe jam improvvisate! Questo collettivo scandinavo è formato da ben otto musicisti, di cui almeno la metà tastieristi o manipolatori di suoni, due chitarristi, due bassisti ed un batterista. Le chitarre sembrano mantenere una posizione più defilata del solito, il suono di questo album è naturalmente affidato in gran parte ai sintetizzatori, talvolta un gradevole organetto sembra voler riesumare polverose nostalgie dei sixsties, con le chitarre a disegnare languidi e sonnolenti assoli, in sintonia con il tono rilassato del disco. Inevitabilmente, buona parte dei clichè del rock psichedelico vengono rispettati con una certa devozione. A tratti i brani prendono una piega sottilmente jazzata, anche per l'utilizzo di un discreto piano elettrico, ogni tanto si fa percepibile anche qualche deviazione verso i percorsi musicali tracciati in passato dai corrieri cosmici tedeschi... La varietà non fa dunque difetto agli Øresund Space Collective ed i sette pezzi che compongono quest'album possono essere tutto fuorché sgradevoli... In questo lavoro manca forse una vera e propria sostanza che possa dare un valore pienamente artistico a questo progetto, qualcosa che possa andare al di là del semplice sfondo musicale per le nostre attività preferite, psichedeliche o meno che siano... Comunque, specialmente per i devoti appassionati del cosmic-psych rock, gli Øresund Space Collective meritano almeno un ascolto.