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Come tutti sicuramente ricorderanno, quattro anni or sono uscì, a nome ERIS PLUVIA, un disco che viene tuttora considerato una delle migliori prove del nuovo progressivo italiano. Prendeva forma da suoni dolci ed aggraziati, in stile canterburiano, ed era caratterizzato, fino ad esserne dipendente, dai fiati di Edoardo Romano e dalla voce calda e suadente di Alessandro Serri. Proprio loro abbandonarono in momenti successivi il gruppo per ritrovarsi ora a dar vita al progetto THE ANCIENT VEIL. Le coordinate del nuovo corso sono molto simili a quelle delle origini, anche se l'intensità del lavoro è differente... minore. L'ipotizzare che Romano e Serri fossero l'anima "meno rock" degli Eris Pluvia spiegherebbe la mancanza delle improvvise impennate, imperiose nella loro raffinatezza, che avevano fatto allora urlare al capolavoro. Il nuovo parto può quindi essere considerato meno eclatante del lavoro prodotto nel '91, ma se ci si allontana dall'ottica del confronto, è da riconosce al nuovo percorso una sincerità d'animo assolutamente encomiabile: la pacatezza con cui le trame si sviluppano è solamente il più evidente degli effetti conseguenza degli intenti puramente artistici che ne stanno alla base. Un lavoro misurato, nel quale trovano spazio strumenti come viola e clarinetto, violino e cello, nonché un coro di una ventina di elementi. Un gradito ritorno, quello del duo genovese, in punta di piedi ma non per questo senza lasciar il segno.
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